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Mancata variazione catastale: l’Agenzia del territorio detta le regole per sanare la situazione.-
Mancata variazione catastale: l’Agenzia del territorio detta le regole per sanare la situazione

Dal 1° luglio è diventato impossibile vedere immobili che non siano in regola dal punto di vista catastale, e per i quali la piantina depositata non corrisponda a quella attuale della casa.-

Non solo case fantasma, dunque, ma anche tutti gli appartamenti che sono stati ristrutturati in maniera significativa senza però effettuare la comunicazione al catasto che è obbligatoria in questi casi. Essere in possesso di un immobile che non è catastalmente in regola, significa, dunque, possedere un bene che non potrà mai più essere messe sul mercato, a meno, ovviamente, di non procedere con la sua regolarizzazione. E per chi si trova in questa situazione vale la pena darsi da fare di qui a fine anno.- Sanatoria entro fine anno per non pagare di più – La manovra, infatti, consente di sanare le irregolarità catastali entro il 31 dicembre con le norme attuali. Dall’anno prossimo, invece, non solo sanare potrebbe diventare più caro, ma soprattutto potrebbero partire in automatico i controlli dei Comune con la conseguenza che chi vorrà mettersi in regola dovrà fare i conti anche con le multe, perché grazie alla manovra i Comuni avranno accesso diretto al catasto e potranno, quindi, facilmente incrociare i dati con le richieste di Dia presentate e le variazioni catastali effettuate. E dato che con i tagli i Comuni sono a caccia di soldi è facile immaginare che si attiveranno in questo senso. Tra l’altro alcuni, come Roma, hanno già tentato questa via nel 2007, e se allora le lettere erano state ignorate, è facile immaginare che ora si ripartirà proprio da chi all’epoca non ha risposto.-

I chiarimenti dell’Agenzia del territorio – Ma quali sono le variazioni che è obbligatorio regolarizzare dal punto di vista catastale? A fare il punto la circolare 2/2010 dell’Agenzia del territorio che ha messo nero su bianco l’elenco dei casi nei quali si deve procedere con la pratica, e quelli che invece sono esclusi.-

Le opere che comportano l’obbligo di variazione catastale – L’obbligo di variazione sussiste in tutti i casi in cui l’intervento effettuato incide sullo stato e sulla consistenza dell’immobile, ridistribuendo i servizi interni o modificando il numero di vani. Quindi vanno regolarizzate dal punto di vista catastale opere quali: -trasformazione di balconi in verande chiuse; - trasformazione di sottotetti in ambienti abitabili; - costruzione di soppalchi; - realizzazione di un secondo bagno; - trasformazione di un ripostiglio in un bagno - spostamento della cucina in un altro ambiente (ad esempio trasformazione del salone in salone con angolo cottura); - abbattimento di un tramezzo e trasformazione di due ambienti in un unico ambiente (da studio e salone a salone doppio); divisione in due ambi...

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