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Contratto di comodato: chi deve farsi carico delle tasse.-
Contratto di comodato: chi deve farsi carico delle tasse.

Tizio stipula un contratto di comodato con Caio, il figlio, per un appartamento di sua proprietà. L’appartamento diventerebbe abitazione principale del figlio. Chi, tra i due, dovrebbe farsi carico delle tasse?
Con il contratto di comodato un soggetto (comodante) consegna a un altro (comodatario) un bene mobile o immobile affinché quest'ultimo lo utilizzi per un determinato tempo o uso, con l'obbligo di restituirlo entro il termine convenuto o, in mancanza, su richiesta del comodante.-
Poiché il contratto di comodato, disciplinato dagli articoli 1803 e seguenti del codice civile, produce effetti obbligatori e non reali, il comodatario è titolare di un diritto personale di godimento e non di un diritto di proprietà. Si tratta, a ben vedere, di un rapporto di cortesia che quindi non genera alcun particolare vincolo giuridico.- Difatti, il comodatario è un semplice detentore del bene mobile o immobile (Corte di cassazione, sezione II civile, ex multis, sentenza n. 5551 del 15 marzo 2005) e i relativi obblighi sono previsti e disciplinati, nei limiti e nei termini del personale godimento, a tutela dei diritti del comodante. Così inquadrato, sul piano giuridico il contratto di comodato: - non dà luogo ad alcun effetto traslativo della proprietà del bene, né il comodatario è titolare di un qualsiasi diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione); - è essenzialmente gratuito, non essendo previsto alcun corrispettivo. Il carattere di essenziale gratuità non viene meno per effetto dell'apposizione di un modus (si veda articolo a fianco), posto a carico del comodatario, di consistenza tale da non snaturare il rapporto, ponendosi come corrispettivo del godimento del bene e assumendo quindi la natura di una controprestazione (Corte di cassazione, sezione III civile, ex multis, sentenza n. 13920 del 8 giugno 2005); - attribuisce al comodatario precisi obblighi e responsabilità, fra i quali quelli di: a) custodire e conservare il bene oggetto di comodato con la diligenza del buon padre di famiglia; b) sostenere le spese di manutenzione ordinaria necessarie per evitare il deterioramento non fisiologico del bene stesso; c) non concedere il bene in godimento a terzi senza la preventiva autorizzazione del comodante; - si estingue con la morte del comodatario e il comodante può pretendere dagli eredi l'immediata restituzione del bene. Dal punto di vista fiscale, tali aspetti fanno sì che il comodatario di bene immobile non possa essere considerato soggetto passivo. Tuttavia, come vedremo, non mancano i casi in cui la norma tributaria trova applicazione anche per il comodatario.-
Imposte sui redditi Per il bene immobile concesso in comodato la soggettività passiva rimane unicamente in capo al comodante, in virtù della disposizione secondo cui i redditi fondiari concorrono, indipendentemente dalla percezione, a formare il reddito complessivo della persona che possiede l'immobile a titolo di proprietà, e...

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