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  • DIRITTO AL PANORAMA IN CONDOMINIO: ESISTE?anteprima documento
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    Nº 6193
    Data 27/02/2024
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    DIRITTO AL PANORAMA IN CONDOMINIO: ESISTE?
    Il diritto al panorama non trova alcun riconoscimento e/o definizione al livello codicistico e legislativo, ma solo in ambito giurisprudenziale.
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  • Immobile in comunione: chi paga le spese condominiali in caso di uso esclusivo?anteprima documento
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    Nº 5938
    Data 18/05/2023
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    Immobile in comunione: chi paga le spese condominiali in caso di uso esclusivo?
    Chi non vive nell'appartamento ha diritto a un'indennità per l'occupazione del bene e il rimborso degli oneri condominiali sostenuti.
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  • RUMORI MOLESTI: NORME, REGOLE E FASCE ORARIE IN CUI SI DEVE FARE SILENZIO.anteprima documento
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    Nº 6191
    Data 23/02/2024
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    RUMORI MOLESTI: NORME, REGOLE E FASCE ORARIE IN CUI SI DEVE FARE SILENZIO.
    Un breve focus sui principali aspetti d'interesse che bisogna conoscere sui rumori.
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  • PRELIMINARE PROVA DELLA REGOLARITA' URBANISTICA DEL BENEanteprima documento
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    Nº 5150
    Data 16/11/2019
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    PRELIMINARE PROVA DELLA REGOLARITA' URBANISTICA DEL BENE
    Cassazione 19.9.2019 n 23338 Per ottenere la sentenza ex art. 2932 cc di un preliminare occorre verificare la regolarità urbanistica del bene. Se il promittente alienante, inadempiente, si rifiuti di produrre i documenti attestanti la regolarità urbanistica ovvero rendere la dichiarazione sostitutiva di atto notorio ex art 40 legge n 47 del 1985, il promissario acquirente può provvedere a tale produzione o di rendere la dichiarazione per ottenere la sentenza ex art 2932 cc.
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  • L'ATTO NOTARILE È IL DOCUMENTO CHE DIMOSTRA LA PROPRIETÀ DEL LASTRICO SOLARE IN CAPO AD UN CONDOMINOanteprima documento
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    Nº 6088
    Data 09/11/2023
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    L'ATTO NOTARILE È IL DOCUMENTO CHE DIMOSTRA LA PROPRIETÀ DEL LASTRICO SOLARE IN CAPO AD UN CONDOMINO
    L'acquirente si trova in una situazione di perfetta continuità con la situazione giuridica del venditore, proprietario esclusivo dell'appartamento e del lastrico solare.
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  • Nº 5435
    Data 24/03/2021
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    MODULO - MODELLO CONTRATTO DI LOCAZIONE NON ABITATIVO AD USO TRANSITORIO
    Quando va utilizzato? Deve essere utilizzato tutte le volte che il conduttore abbia motivi di transitorietà che giustificano una durata del contratto inferiore a quella ordinaria prevista per legge di 6 + 6. Attenzione il motivo di transitorietà deve essere espressamente indicato nel contratto ed è meglio che sia anche comprovato da documentazione allegata, per quanto l'allegazione non è obbligatoria
    € 60,00
  • Si può acquistare l'ex guardiola del portiere?anteprima documento
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    Nº 6186
    Data 14/02/2024
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    Si può acquistare l'ex guardiola del portiere?
    A quali condizioni il condominio può vendere le proprie parti comuni? È sufficiente il voto a maggioranza oppure occorre l'unanimità dei consensi?
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  • LA REALIZZAZIONE DI TRAMEZZI ALL'INTERNO DELLE ABITAZIONI PRIVATE È SOGGETTA AL PREVENTIVO RILASCIO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE?anteprima documento
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    Nº 5980
    Data 30/06/2023
    Downloads: 2
    LA REALIZZAZIONE DI TRAMEZZI ALL'INTERNO DELLE ABITAZIONI PRIVATE È SOGGETTA AL PREVENTIVO RILASCIO DEL PERMESSO DI COSTRUIRE?
    La Cassazione penale si è recentemente occupata del caso del proprietario di un'abitazione che aveva realizzato nuove tramezzature non autorizzate.
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  • Nº 5339
    Data 19/09/2020
    Downloads: 99
    MODULO - DICHIARAZIONE RICONOSCIMENTO PROVVIGIONI ALLA CONCLUSIONE DELL'AFFARE CON AFFIDAMENTO IN DEPOSITO DEL TITOLO PROVVIGIONI, CON DIRITTO ALLA PENALE IN CASO DI RITIRO, REVOCA O RINUNZIA DI SCAVALCO
    Quando va utilizzato? Modulo da utilizzare in tutti gli affari nel caso in cui il mediatore voglia farsi affidare in deposito il titolo provvigioni già all'atto della formulazione della proposta. Il modulo è stato predisposto in modo tale che il diritto alla provvigioni non è connesso ad una singola proposta ma alla conclusione dell'affare nel suo complesso in modo che resta valido anche se l'affare viene concluso con una proposta successiva oppure direttamente con un preliminare o un atto definitivo. E' previsto, inoltre, il diritto al compenso del mediatore nell'ipotesi in cui il sottoscrittore abbia a revocare la proposta o comunque a rinunziare all'acquisto, come pure nell'ipotesi che le parti concludano autonomamente dopo la scadenza dell'incarico.
    € 60,00
  • CONSULTA: EMAIL E WHATSAPP SONO CORRISPONDENZAanteprima documento
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    Nº 6039
    Data 15/09/2023
    Downloads: 4
    CONSULTA: EMAIL E WHATSAPP SONO CORRISPONDENZA
    La Corte Costituzionale ha accolto il conflitto di attribuzione proposto dal Senato nel "Caso Renzi"
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  • Nº 5180
    Data 03/01/2020
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    PARERE N. 843 SE E' VALIDA L'ACCETTAZIONE DELLA PROPOSTA DI ACQUISTO A MEZZO E-MAIL CON FIRMA DIGITALE
    L’analisi del quesito parte dalle disposizioni codicistiche sulla forma che, nel caso di specie, nascono dalla lettura in combinato disposto degli artt. 1350 e 1351 c.c. L’art. 1350 c.c. dispone che “devono farsi per atto pubblico o per scrittura privata, sotto pena di nullità, i contratti che trasferiscono la proprietà di beni immobili”. L’art. 1351 c.c. enuncia testualmente: “il contratto preliminare è nullo se non è fatto nella stessa forma che la legge prescrive per il contratto definitivo”. Ne consegue che, nel caso di specie, ai fini della validità di una proposta d’acquisto immobiliare, occorre che... SCARICA IL PARERE PER LEGGERE IL CONTENUTO INTEGRALE
    € 29,90
  • Nº 6013
    Data 19/07/2023
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    MODULO CLAUSOLA RECESSO ACQUIRENTE MANCATA LIBERAZIONE IMMOBILE
    Quando deve essere utilizzata? Deve essere inserita in proposta o nel contratto preliminare tutte le volte che le parti convengono che qualora l’inquilino non rilasci l’immobile per la data prevista, l’acquirente potrà recedere dal contratto
    € 59,00
  • Non sempre il condominio risponde dei danni causati dalla ditta di pulizie ai beni di proprietà esclusivaanteprima documento
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    Nº 5905
    Data 12/04/2023
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    Non sempre il condominio risponde dei danni causati dalla ditta di pulizie ai beni di proprietà esclusiva
    Il condominio, custode delle parti comuni, deve scegliere la ditta cui affidare il servizio di pulizia valutandone le caratteristiche di professionalità
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  • Nº 5864
    Data 11/02/2023
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    MODULO CONTRATTO DI SUBLOCAZIONE PARZIALE DI IMMOBILE OGGETTO DI LOCAZIONE AD USO COMMERCIALE
    CONTRATTO CON IL QUALE IL CONDUTTORE SUBLOCA PARTE DELL’IMMOBILE COMMERCIALE AD UN TERZO CON L’AUTORIZZAZIONE DEL LOCATORE PRINCIPALE:
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  • Nº 5209
    Data 31/01/2020
    Downloads: 140
    MODULO - ALLEGATO PROPOSTA DI ACQUISTO CONDIZIONE MUTUO E VERIFICHE IPOCATASTALI CON DEPOSITO CAPARRA
    Modulo da utilizzare quando si intende condizionare la proposta alle visure ipocatstali ed all'ottenimento del mutuo, con affidamento in deposito della caparra all'agenzia ed autorizzazione a restituirla al proponente acquirente qualora risultino pregiudizi oppure non pervenga l'esito favorevole delle valutazioni preventive alla concessione del mutuo entro il termine concordato
    € 49,90
  • Nº 776
    Data 17/10/2018
    Downloads: 9
    PARERE N. 814 : SE PER LA STIPULA DI UN CONTRATTO DI GESTIONE PER UNA STRUTTURA TURISTICO ALBERGHIERA (RTA) E' SUFFICIENTE LA MAGGIORANZA DEL CONDOMINIO
    Nell’ambito delle residenze turistico alberghiere (RTA) gestite in forma condominiale, la stipula di un nuovo contratto di gestione di un’attività alberghiera, (che riguarda ogni appartamento singolarmente) con il gestore, è valido per tutti e per essere modificato, posta la sua natura contrattuale, necessita del consenso di tutti i proprietari. In questo caso è dunque necessaria l’unanimità, dovendo necessariamente rinvenirsi nella volontà dei singoli la fonte giustificatrice di atti dispositivi incidenti nella loro sfera giuridica. La disciplina condominiale, cui agli art. 1117 ss cc, di conseguenza, verrà applicata...parere integrale su download..
    € 100,00
  • Nº 5384
    Data 24/11/2020
    Downloads: 135
    MODULO ALLEGATO ALLA PROPOSTA DI ACQUISTO CON PREVISIONE DI CAPARRA A MEZZO BONIFICO, CON SUBORDINAZIONE MUTUO, CON CONDIZIONE ESITO VISURE E AFFIDAMENTO IN DEPOSITO ALL’AGENZIA FINO AL BUON ESITO DELLE SUBORDINAZIONI E CONDIZIONI
    Quando va utilizzato: Il modulo deve essere utilizzato quando è stata sottoscritta una proposta di acquisto con caparra versata o da versare a mezzo bonifico e si voglia condizionare la proposta al buon esito delle visure ipotecarie ed all’ottenimento della delibera favorevole all’ottenimento del mutuo. Il modulo prevede l’obbligo del venditore di affidare in deposito la caparra all’agenzia fino al buon esito delle visure ipo catastali, o al verificarsi dell’eventuale condizione sospensiva, oppure alla regolarizzazione di eventuali irregolarità
    € 60,00
  • Nº 6169
    Data 08/01/2024
    Downloads: 20
    MODULO DICHIARAZIONE RINUNZIA A RIMBORSO DELLE PROVVIGIONI NELL'IPOTESI DI CONCORSO DI PIÙ MEDIATORI NELLA CONCLUSIONE DEL MEDESIMO AFFARE EX ARTICOLO 1758 C.C..DOC
    Quando deve essere utilizzato? Il modulo deve essere utilizzato quando un cliente, nonostante avvisato che potrebbe essere oggetto di richiesta pagamento provvigioni da parte dei mediatori che precedentemente gli hanno fatto visionare l'immobile, intende comunque formulare la proposta e rinunziare a qualsiasi pretesa in confronto alla nuova agenzia
    € 99,00
  • Nº 5427
    Data 26/02/2021
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    LA CIRCOSTANZA CHE IL MEDIATORE ABBIA OMESSO DI RIFERIRE L'ESISTENZA DI UN'IPOTECA NON RILEVA AI FINI DEL DIRITTO ALLE PROVVIGIONI LÀ DOVE POI LA PARTE ABBIA COMUNQUE COMPRATO L'IMMOBILE
    SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D’ARAGONA - TRIBUNALE DI NOLA - FEBBRAIO 2021- Sentenza vittoriosa ottenuta dallo studio d'Aragona-legali associati in materia di intermediazione immobiliare. In questo caso il Tribunale di Nola, accogliendo le tesi sostenute dallo studio d'Aragona, ha statuito i seguenti principi.- Primo principio: il mediatore ha diritto alle provvigioni anche nel caso in cui sia stato incaricato solo da una delle due parti: in particolare dispone testualmente che: “non presenta alcun rilievo la dedotta circostanza della carenza di mandato nei confronti della ………………., da parte della venditrice ………………………….., attesa la pacifica configurabilità della cd. mediazione atipica “fondata su contratto a prestazioni corrispettive, con riguardo anche ad una soltanto delle parti interessate (cd. mediazione unilaterale), qualora una parte, volendo concludere un singolo affare, incarichi altri di svolgere un’attività volta alla ricerca di una persona interessata alla sua conclusione” (Cassazione civile sez. un., 02/08/2017, n.19161). Secondo principio: ai fini del diritto alle provvigioni resta del tutto indifferente alla circostanza che nella trattativa e siano intervenuti anche altri mediatori: in punto dispone testualmente che: “provata anche la sussistenza di una proposta di acquisto indirizzata dal …………………… alla venditrice ……………………, neppure rileva la mancata conclusione dell’acquisto grazie all’intervento della ........... ed il successivo intervento di ulteriori mediatori nell’affare al vaglio del Tribunale. Terzo principio: la circostanza che il mediatore abbia omesso di riferire l'esistenza di un'ipoteca non rileva ai fini del diritto alle provvigioni là dove poi la parte abbia comunque comprato l'immobile. in punto dispone testualmente che: “Né ha rilievo una supposta malafede della società attrice per non aver comunicato al ………………………… la presenza di iscrizioni pregiudizievoli sull’immobile, in primo luogo in quanto i testi riferiscono che tale circostanza fu comunicata al convenuto, ed in secondo luogo in quanto la conclusione dell'acquisto dimostra la irrilevanza della sussistenza di ipoteca sull’immobile”.
    € 49,00
  • Nº 5347
    Data 02/10/2020
    Downloads: 3
    PARERE 904 - Se il venditore,può trasferire la detrazione fiscale del 50% della spesa di ristrutturazione ai futuri proprietari pro quota,ripartendo il beneficio tra i nuovi proprietari in base alla metratura dei nuovi appartamenti o in base ai millesimi?
    In via preliminare, è bene precisare che il frazionamento di un’unità immobiliare può certamente farsi rientrare nel novero degli interventi edilizi per i quali è contemplata la possibilità di godere delle detrazioni fiscali Irpef al 50% fino ad una spesa massima di 96.000,00 euro... CONTINUA
    € 29,90
  • Nº 5249
    Data 20/03/2020
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    PARERE 882: SE E' POSSIBILE SCIOGLIERSI DA UN CONTRATTO PRELIMINARE SOTTOSCRITTO 20 ANNI PRIMA DA UNO DEI PROPRI GENITORI
    La trattazione del quesito sottoposto richiede una puntuale e sostanziosa ricostruzione normativa, giurisprudenziale e dottrinaria che parta dai lineamenti del contratto preliminare, mai registrato né trascritto, al fine di verificarne gli effetti dopo il protrarsi di un lunghissimo lasso di tempo dalla sua stipula.- A tal fine, andrà in seguito analizzata la normativa relativa all’istituto della prescrizione dei diritti, approfondendo tale disciplina in relazione alle azioni prescritte dall’ordinamento a tutela dei diritti sorti con la sottoscrizione di un preliminare, ossia l’azione di...SCARICA IL PARERE PER LEGGERE IL CONTENUTO INTEGRALE
    € 29,90
  • Nº 6034
    Data 13/09/2023
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    MODULO 11 - NUOVO INCARICO DI MEDIAZIONE PER RICERCA IMMOBILE DA LOCARE- AGGIORNATO NOVEMBRE 2022 - SI VENDE ESCLUSIVAMENTE INSIEME AL "SET COMPLETO MODULISTICA ESSENZIALE PROPERTY FINDER" - IL PREZZO SI RIFERISCE AL SET COMPLETO
    Nuovo incarico di mediazione per ricerca immobile da locare - versione ufficiale Lex Consult predisposto alla luce di tutte le esperienze giudiziarie e consulenziali in materia di mediazione e locazione immobiliare gestite dagli avvocati e consulenti Lex Consult - ULTIMA VERSIONE - si tratta di un modulo rivoluzionario in quanto adottato da Lex Consult e da pochissimi operatori del settore - Lex Consult ha creato un apposito incarico per le agenzie che lavorano come property finder, ovvero come ricercatori di immobili da locare per conto dei clienti. Mediante la sottoscrizione di questo incarico il cliente, interessato all’acquisto di un immobile con caratteristiche ben precisate, incarica l’agenzia della ricerca dell’immobile sul mercato, dell’organizzazione della visita e della eventuale instaurazione e gestione delle trattative; l’incarico è predisposto sia per l’ipotesi di durata fissa sia per quella di rinnovo automatico, con clausola appositamente strutturata che rispetta precisamente la normativa a tutela del consumatore; l’incarico è predisposto per tutelare al massimo il diritto del mediatore alle provvigioni, che possono essere pattuite sia in misura percentuale che in misura fissa. L’incarico, inoltre, prevede l’obbligo di versare la provvigione anche nel caso in cui l’affare si concluda dopo la scadenza. È previsto, inoltre, rimborso spese a favore del mediatore; nell’incarico Lex Consult è prevista la possibilità che possa essere conferito sia in esclusiva che in non esclusiva, con un regolamento estremamente particolareggiato per entrambe le ipotesi ed una soluzione che conferisce possibilità di scelta al sottoscrittore in modo da escludere il rischio che la clausola possa essere ritenuta nulla per violazione della normativa a tutela del consumatore.- Il modulo è coperto da copyright e si vende esclusivamente con il set completo modulistica essenziale property finder. Il prezzo si riferisce al set. Per ottenerlo bisogna scaricare la richiesta di licenza d'uso ed inviarla, dopo averla compilata, firmata e timbrata, a mezzo PEC al seguente indirizzo: lexconsult@pec.tuttopec.it -- PER OGNI INFORMAZIONE E PER L'ACQUISTO CONTATTARE IL N. 3456047829
    € 2.800,00
  • IL MEDIATORE HA DIRITTO ALLE PROVVIGIONI ANCHE SE LE PARTI HANNO CONCLUSO L’AFFARE DOPO LA SCADENZA DELL’INCARICO.
SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA NOVEMBRE 2022anteprima documento
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    Nº 5788
    Data 21/11/2022
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    IL MEDIATORE HA DIRITTO ALLE PROVVIGIONI ANCHE SE LE PARTI HANNO CONCLUSO L’AFFARE DOPO LA SCADENZA DELL’INCARICO. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA NOVEMBRE 2022
    Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. Serena LEO, in materia di intermediazione immobiliare, innanzi alla TRIBUNALE DI NAPOLI NORD Il Giudice Dott.ssa Lucia Esposito. In questo caso i Giudici hanno dettato i seguenti principi: Il mediatore ha diritto alle provvigioni anche se le parti hanno concluso l’affare dopo che l’incarico è scaduto: ‘Né rilevano a tal fine le obiezioni di parte convenuta in relazione al conferimento dell’incarico (doc. 13), dal momento che, comunque, è noto che un incarico espresso non è necessario e che neppure è necessaria la sua persistenza (Cass. 23842/2008). Sul punto, la Suprema Corte ha oramai chiarito che ai fini della configurabilità del rapporto di mediazione, non è necessaria l’esistenza di un preventivo conferimento d’incarico essendo sufficiente che la parte si sia avvalsa, avvantaggiandosene, dell’attività svolta dal mediatore (v. Cass. 7759/2005, Cass. 28231/2005 e Cass. 25851/14)’. Sussiste indubbiamente il diritto del Mediatore alle provvigioni nel caso in cui le parti abbiano concluso l’affare dopo essere state messe in relazione dal Mediatore: “ Ciò risulta affermato dalla Cassazione, con la recente sentenza n. 11443 dell’8 aprile 2022 in una vicenda analoga a quella oggetto del presente giudizio, in cui agenzia immobiliare aveva ricevuto un incarico per la vendita di un appartamento e, in virtù di tale incarico, aveva accompagnato dei potenziali acquirenti a visionare l’immobile. Questi ultimi, a seguito di una seconda visita, avevano formulato una proposta di acquisto, la quale tuttavia veniva rifiutata dal proprietario. A distanza di pochi mesi, però, l’immobile veniva poi venduto autonomamente dal proprietario ai medesimi potenziali acquirenti. A fronte di ciò l’agenzia immobiliare, venendo a conoscenza dell’avvenuta conclusione dell’affare, aveva citato in giudizio gli acquirenti per ottenere il pagamento della provvigione dovuta per l’attività di mediazione svolta. La Cassazione ha affermato che “in tema di mediazione, il diritto alla provvigione sorge tutte le volte in cui la conclusione dell’affare sia in rapporto causale con l’attività intermediatrice, che sussiste quando il mediatore abbia messo in relazione le parti, sì da realizzare l’antecedente indispensabile per pervenire alla conclusione del contratto, secondo i principi della causalità adeguata. La prestazione del mediatore può esaurirsi nel ritrovamento e nella indicazione di uno dei contraenti, indipendentemente dal suo intervento nelle varie fasi delle trattative sino alla stipulazione del contratto, sempre che questo possa ritenersi conseguenza prossima o remota dell’opera dell’intermediario tale che senza di essa, secondo il principio della causalità adeguata, il contratto stesso non si sarebbe concluso”.
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  • RAPPORTO TRA DONAZIONE INDIRETTA E BENI IN COMUNIONE LEGALEanteprima documento
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    Nº 5037
    Data 25/04/2019
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    RAPPORTO TRA DONAZIONE INDIRETTA E BENI IN COMUNIONE LEGALE
    Di recente la Suprema Corte si è espressa su un caso che spesso ha destato incertezze in ordine alla sua esatta qualificazione giuridica. Più volte, infatti, ci si è chiesto come inquadrare, nell’ampio contesto normativo, l’erogazione di danaro da parte di un soggetto finalizzata all’acquisto di un immobile in capo ad un terzo. La Corte di Cassazione, con la sentenza in epigrafe, si è espressa proprio su questo punto tentando di definire i labili – e da sempre incerti – confini tra donazione diretta e donazione indiretta e conseguentemente, i risvolti effettuali nel contesto della comunione legale dei coniugi.
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  • Condominio: l'uso corretto del pianerottoloanteprima documento
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    Nº 5830
    Data 13/01/2023
    Downloads: 1
    Condominio: l'uso corretto del pianerottolo
    Il pianerottolo è una parte che si presume comune all'edificio condominiale, anche se l'art. 1117 c.c non lo prevede espressamente, come tale incontra però i limiti di cui all'art. 1102 c.c. e altri previsti dalla giurisprudenza...
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  • Nº 5438
    Data 26/03/2021
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    VA ESCLUSA LA RESPONSABILITÀ DEL MEDIATORE E RICONOSCIUTO IL DIRITTO ALLE PROVVIGIONI, LADDOVE L’ACQUIRENTE, DOPO AVER CONOSCIUTO LA CIRCOSTANZA CHE ASSUME NON RIFERITA, ABBIA COMUNQUE COMPRATO L’IMMOBILE. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D’ARAGONA – NOLA 2021
    Sentenza vittoriosa ottenuto dallo studio d'Aragona-legali associati in materia di intermediazione immobiliare. In questo caso il tribunale di Santa Maria Capua Vetere, accogliendo le tesi sostenute dallo studio d'Aragona, ha statuito i seguenti principi: PRIMO PRINCIPIO: Il mandato da una delle parti non esclude che l’attività rientri nella mediazione, e che debba essere quindi regolamentato secondo le norme sulla mediazione, anche in ordine alle provvigioni. La circostanza che il mediatore abbia agito su incarico di una delle parti, non esclude che tale attività sia da inquadrarsi nell’ambito della mediazione, come disciplinata dall'art 2, comma quarto, della legge n. 39 del 1989, che, per l'appunto, disciplina anche ipotesi atipiche di mediazione, in quanto non muta la natura mediatoria dell'attività svolta ove riconosciuta od oggettivamente riconoscibile come tale dall'altra parte. La mediazione, infatti, non dipende dalla perfetta equidistanza, sia originaria che successiva, del mediatore da entrambe le parti, né il requisito di terzietà del mediatore è frutto d'un giudizio di valore formulabile ex post sulla condotta da lui tenuta (giudizio, del resto, non compatibile con la tecnica qualificatorio-sussuntiva della fattispecie). Al fine di marcare l'autonomia del mediatore dall'una e dall'altra parte, il requisito di terzietà è espresso per lo più dalla giurisprudenza di questa Corte col richiamo a concetti quali –imparzialità - o - neutralità" rispetto ai soggetti posti in relazione tra loro in vista dalla conclusione dell'affare”. Ragion per cui tale attività resta regolata dalle norme sulla mediazione, anche in ordine all’insorgenza del diritto alle provvigioni. SECONDO PRINCIPIO: Va scusa la responsabilità del mediatore ex articolo 1759 c.c. quando la circostanza omessa non sia decisiva ai fini della valutazione e della sicurezza dell’affare. Va esclusa la responsabilità del mediatore ex articolo 1759, laddove la parte che assuma di non essere stata informata di una determinata circostanza, non solo non fornisca la prova certa di tale omissione, ma poi abbia comunque acquistato dopo essere venuta a conoscenza della circostanza di cui denunzia omissione, dimostrando così che non si tratta di una circostanza decisiva ai fini della valutazione e sicurezza dell’affare. TERZO PRINCIPIO: Anche laddove si eccepisca l’intervento di altri mediatori nella conclusione dell’affare, deve essere esclusa la suddivisione della provvigione ex articolo 1758 c.c., laddove la parte tenuta non dimostri il contributo causale dell’intervento degli altri mediatori: La circostanza che nell’atto notarile di compravendita vi è espresso riferimento all’opera di intermediazione espletata da altra società, non esclude il diritto del primo mediatore alla provvigione, atteso che per giurisprudenza costante l’attività prestata dal secondo mediatore non interrompe automaticamente il nesso di causalità tra l’attività del primo e la conclusione dell’affare (Cass. n. 869 del 16.1.2018). Né tantomeno detta circostanza, peraltro espressamente prevista dall’art. 1758 c.c., può in qualche misura modificare nel caso di specie la misura della provvigione da corrispondere, in quanto dall’atto di compravendita non è dato evincere il contributo causale apportato dal secondo mediatore, né esso è stato allegato e provato dai convenuti nel corso del giudizio.
    € 49,00
  • VERANDA: E' NECESSARIA LA CONCESSIONE EDILIZIA?anteprima documento
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    Nº 5047
    Data 12/05/2019
    Downloads: 29
    VERANDA: E' NECESSARIA LA CONCESSIONE EDILIZIA?
    Per la Cassazione l'opera non rientra tra quelle di edilizia libera, dovendosi considerare la veranda come un nuovo locale autonomamente utilizzabile che difetta di precarietà
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  • Nº 5843
    Data 18/01/2023
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    IL MEDIATORE HA DIRITTO ALLE PROVVIGIONI ANCHE SE L’ACQUIRENTE HA ACQUISTATO DOPO UN ANNO ED ANCHE SE HA SCOPERTO CHE L’IMMOBILE ERA ANCORA IN VENDITA SU UNA PIATTAFORMA DI ANNUNCI IMMOBILIARI: SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D’ARAGONA – GENNAIO 2023
    Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. FRANCESCO BRESCIA, in materia di intermediazione immobiliare, innanzi al Tribunale di Napoli Nord - Seconda Sezione Civile - IL GIUDICE dott. Alfredo Maffei - PRINCIPIO: IL MEDIATORE HA DIRITTO ALLE PROVVIGIONI ANCHE SE L’ACQUIRENTE HA ACQUISTATO UN ANNO DOPO, QUANDO HA SCOPERTO CHE L’IMMOBILE ERA ANCORA IN VENDITA SU UNA PIATTAFORMA DI ANNUNCI IMMOBILIARI Ebbene, le circostanze acquisite dall'istruttoria convincono del fatto che l'attività dell’agenzia dell’attrice, pur interrottasi prima della vendita, abbia costituito antecedente necessario della conclusione dell'affare. Invero, l'interessamento di una diversa agenzia immobiliare e il reperimento da parte del convenuto di un contatto con quest’ultima grazie ad un annuncio pubblicitario curato dalla stessa non valgono ad interrompere il nesso causale tra l'attività iniziale della prima agenzia (che ha consentito l'individuazione e l'apprezzamento dell'immobile da parte dell’acquirente) e la decisione di portare a compimento la compravendita.
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  • Nº 5278
    Data 24/04/2020
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    PARERE N.891 - IN CASO DI VENDITA UN FONDO RUSTICO, COLUI CHE CONDUCE IN LOCAZIONE, DA PIÙ DI 100 ANNI, SOLO UNA PARTE DEL FONDO IN VENDITA, IN VIRTÙ DI UN CONTRATTO SCADUTO DA PIÙ DI UN ANNO, HA DIRITTO DI PRELAZIONE O, HA DIRITTO AD UNA “BUONUSCITA"?
    Dall’analisi del caso di specie, sono emerse numerose circostanze che ostano all’esercizio del diritto di prelazione e alla possibilità di ricevere una “buonuscita” al rilascio del fondo. Il diritto di prelazione, invero, sembrerebbe non operare in quanto, per costante Giurisprudenza, “il diritto di prelazione spetta solo al conduttore: scaduto il contratto di locazione, nessun diritto spetta al soggetto che permane “di fatto” nella detenzione non qualificata dell’immobile”. (Cass. Civ. 10174/1997) ... CONTINUA
    € 29,90
  • Nº 662
    Data 16/07/2018
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    PARERE N°810: PUÒ ESSERE VENDUTO UN APPARTAMENTO FACENTE PARTE DI UN COMPLESSO DI CUI È STATO REVOCATO IL PERMESSO A COSTRUIRE CON SENTENZA IRREVOCABILE PER LOTTIZZAZIONE ABUSIVA?
    La risposta al presente quesito è senza dubbio negativa.- La lottizzazione abusiva è un illecito che presuppone opere (c.d. lottizzazione materiale) o iniziative giuridiche (c.d. lottizzazione cartolare) che comportano una trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni in violazione delle previsioni urbanistiche.- Con una sentenza penale irrevocabile, il giudice è obbligato a disporre la confisca quando accerti con sentenza definitiva il reato di lottizzazione abusiva. (Corte EDU, Grande Camera, G.I.E.M. S.r.l. ed altri c. Italia,28 giugno 2018).-
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  • E se il conduttore all'atto della stipulazione del contratto di locazione non denunzia i difetti della cosa da lui conosciuti o facilmente riconoscibili?anteprima documento
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    Nº 5932
    Data 17/05/2023
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    E se il conduttore all'atto della stipulazione del contratto di locazione non denunzia i difetti della cosa da lui conosciuti o facilmente riconoscibili?
    Ecco cosa succede quando non si denunziano i difetti facilmente riconoscibili.
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  • Nº 5333
    Data 15/09/2020
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    PARERE 887 - Se il mediatore immobiliare ha diritto alle provvigioni qualora le parti dopo aver stipulato il preliminare non stipulano un successivo atto pubblico per risoluzione consensuale, inadempimento o qualsiasi altro motivo.
    Possiamo vedere come ai sensi dell’art.1755 co. 1 “il mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l’affare è concluso per effetto del suo intervento”. Il termine affare va inteso come “qualsiasi operazione di natura economica generatrice di un rapporto obbligatorio tra le parti, anche se articolatasi in una concatenazione di più atti ... CONTINUA
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  • Nº 556
    Data 05/10/2017
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    PARERE N° 756: SE L'ACQUIRENTE PUO' RINUNCIARE AD AVVALERSI DEL DEPOSITO PREZZO DI CUI ALLA L.124/2017
    La risposta, in sede di prima analisi e con tutte le riserve del caso, può essere positiva.- Anche aderendo, infatti, alla tesi che ravvede in questa opzione un diritto potestativo caratterizzato dall’esigenza di protezione del soggetto ritenuto contrattualmente più debole, non vi è motivo alcuno che consenta di sovvertire i principi generali in ordine alla disponibilità di propri diritti.- Del resto nessuna inderogabilità è disposta dalla legge, laddove invece in altri casi tale inderogabilità è espressamente comminata.- Vi è da credere, pertanto, che........parere integrale...cliccando su download
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  • Nº 5577
    Data 07/01/2022
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    È VALIDA LA PROPOSTA DI ACQUISTO ACCETTATA DA UN SOGGETTO CHE NON È PROPRIETARIO DELL'IMMOBILE ED IL MEDIATORE HA DIRITTO ALLE PROVVIGIONI. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA LEGALI ASSOCIATI
    Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati in materia di intermediazione immobiliare innanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere gennaio 2022.- In questo caso, Il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere – Giudice relatore Dott.ssa Antonia Schiattarella accogliendo le tesi sostenute dallo studio d’Aragona ha dettato i seguenti principi: I° principio: “Infondata è l’eccezione di incompetenza territoriale del Tribunale adito…. la parte attrice ha adito il cd. foro del consumatore, ossia il tribunale della residenza della parte convenuta, pacificamente qualificabile quale consumatore ….La disposizione dettata dall'art. 1469 bis, terzo comma, numero 19, cod. civ. … si interpreta nel senso che il legislatore, nelle controversie tra consumatore e professionista, ha stabilito la competenza territoriale esclusiva del giudice del luogo in cui il consumatore ha la residenza o il domicilio elettivo, presumendo vessatoria la clausola che preveda una diversa località come sede del foro competente, ancorché coincidente con uno di quelli individuabili sulla base del funzionamento dei vari criteri di collegamento stabiliti dal codice di procedura civile per le controversie nascenti da contratto. (cfr. Cassazione n. 14669 del 2013…. Irrilevante pertanto è che nel contratto di mediazione sia stata stabilita la competenza del Tribunale di Napoli. Va infatti detto che “In tema di contratti tra professionista e consumatore, ove le parti abbiano pattuito una clausola convenzionale in deroga al foro di quest'ultimo, come tale da presumersi vessatoria ai sensi dell'art. 33, comma 2, lett. u), del d.lgs. n. 206 del 2005, e, quindi, nulla in mancanza di esito positivo dell'accertamento della non vessatorietà ai sensi degli artt. 34 e 36 del medesimo d.lgs., qualora il professionista citi in giudizio il consumatore davanti al foro a lui riferibile, nel presupposto (espresso o implicito) della vessatorietà di tale clausola, compete al consumatore che invece la ritenga valida e ne eccepisca l'esistenza dare la dimostrazione che essa non era vessatoria e, quindi, provare che vi era stata la trattativa, dovendo altrimenti ritenersi la causa correttamente instaurata davanti al foro del consumatore convenuto. (cfr. Cassazione n. 19061 del 2016). Nel presente giudizio non vi è questa prova”. II principio: “Ugualmente va rigettata l’eccezione di parte convenuta di difetto di legittimazione passiva …Va infatti detto che “Accanto al rapporto di mediazione "tipico" è configurabile un rapporto di mediazione "atipico" a favore di un terzo, che ricorre allorché l'attività intermediatrice sia svolta in favore di un soggetto diverso da colui il quale ha conferito il relativo incarico, in quanto anche un terzo - purché abbia un interesse pure solo morale o affettivo a che altri concluda un affare - può validamente richiedere al mediatore di svolgere la sua opera, obbligandosi a corrispondere l'eventuale provvigione. In questo caso, colui il quale ha conferito l'incarico di mediazione è obbligato a pagare la provvigione, allorché il terzo in cui favore è stata svolta la attività intermediatrice ha concluso l'affare, anche se egli sia rimasto ad esso estraneo. (cfr. Cassazione n. 17628 del 2002).” III PRINCIPIO: “Deriva da quanto precede, pertanto, che qualora sia stato concluso - tra le parti messe in relazione dal mediatore - un contratto preliminare, sono indifferenti, ai fini del diritto alla provvigione, le vicende successive che nella specie possano condurre le parti stesse a non concludere il contratto definitivo. ” (cfr Cassazione del 22 marzo 2001 n. 4111). …. Ne consegue che è pertanto del tutto irrilevante che la parti successivamente abbiano deciso di non addivenire alla stipula del contratto definitivo di compravendita e che l’immobile sia stato venduto a terzi”. IV principio: “Al fine di riconoscere il diritto del mediatore alla provvigione l'affare deve ritenersi concluso quando tra le parti, poste in relazione dal mediatore, si sia costituito un vincolo giuridico che abiliti ciascuna di esse ad agire per la esecuzione del contratto; pertanto, anche un contratto preliminare di cosa altrui deve essere considerato atto conclusivo dell'affare, in quanto tale tipo di contratto non è nè nullo nè annullabile, importando solo l'obbligo a carico del venditore di acquistare dal proprietario il bene per trasmetterlo al compratore che ne diventa proprietario nel momento in cui il venditore ne consegue la proprietà”. (cfr. Cassazione del 18/05/2001, n. 6827)”.
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  • Nº 661
    Data 13/07/2018
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    PARERE N°799: PER LE LOCAZIONI A CANONE CONCORDATO E' NECESSARIA L'ATTESTAZIONE DI UN'ORGANIZZAZIONE FIRMATARIA DELL'ACCORDO TERRITORIALE SE QUESTO E' PRECEDENTE AL D.M. 16.01.2017?
    La risposta al presente quesito non può che essere negativa.- L’ultimo intervento normativo in materia di realizzazione degli accordi da definire in sede locale per la stipula dei contratti di locazione ad uso abitativo a canone concordato è il decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti del 16 gennaio 2017.- Il legislatore infatti ha previsto che gli accordi territoriali, che fissano i canoni di riferimento per le locazioni di immobili in una determinata circoscrizione territoriale, stabiliscano le modalità di attestazione di conformità da effettuarsi con l’intervento di almeno una delle organizzazioni firmatarie dell’accordo.- L’obbligatorietà dell’attestazione trova una duplice eccezione: in riferimento ai contratti di locazione stipulati prima del D.M. 16 gennaio 2017 e in riferimento ai contratti stipulati “successivamente” al richiamato D.M., ma in Comuni in cui non risultano stipulati accordi territoriali che hanno recepito le previsioni dettate dal citato decreto.-
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  • CESSIONE DEL PRELIMINARE: COME FUNZIONA E I RISCHIanteprima documento
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    Nº 6116
    Data 24/11/2023
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    CESSIONE DEL PRELIMINARE: COME FUNZIONA E I RISCHI
    La cessione del preliminare è una pratica finanziaria regolata dagli articoli 1406 e segg. del Codice Civile. In questi, viene sancito che è possibile cedere ad un terzo le prestazioni derivanti da un contratto, se tali prestazioni non siano state ancora espletate, previo consenso dell’altra parte.
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  • CONCORRENZA SLEALE TRA AGENZIE IMMOBILIARI SULLO STESSO AFFARE (SENTENZA TRIBUNALE DI FIRENZE 17 SETTEMBRE 2019)anteprima documento
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    Nº 5196
    Data 24/01/2020
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    CONCORRENZA SLEALE TRA AGENZIE IMMOBILIARI SULLO STESSO AFFARE (SENTENZA TRIBUNALE DI FIRENZE 17 SETTEMBRE 2019)
    Condannata una agenzia immobiliare per aver garantito al venditore che la precedente agenzia che aveva ritirato una proposta di acquisto da parte dello stesso acquirente non aveva diritto alle provvigioni in quanto la sua attività doveva considerarsi ormai chiusa (Sentenza Trib. di Firenze 17 settembre 2019).-
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  • IL MEDIATORE HA DIRITTO  ALLA PROVVIGIONE A SEGUITO DELL’ACCETTAZIONE DELLA PROPOSTA DI ACQUISTO, ANCHE PERCHE' INFONDATA L’ECCEZIONE DELL’ACQUIRENTE DI NON AVER LETTO IL MODULO. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO d'ARAGONA- APRILE 2023anteprima documento
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    Nº 5940
    Data 20/05/2023
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    IL MEDIATORE HA DIRITTO ALLA PROVVIGIONE A SEGUITO DELL’ACCETTAZIONE DELLA PROPOSTA DI ACQUISTO, ANCHE PERCHE' INFONDATA L’ECCEZIONE DELL’ACQUIRENTE DI NON AVER LETTO IL MODULO. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO d'ARAGONA- APRILE 2023
    Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. ANNARITA DEL REGNO, in materia di intermediazione, innanzi al Tribunale di Napoli - 12 SEZIONE CIVILE - Giudice ON. dott. Annalisa Speranza, pubbl. il 13/04/2023, ha accolto i seguenti principi: - PRINCIPIO: “Deve allora potersi considerare provato che il G. ebbe a rivolgersi all’agenzia per la ricerca di un immobile da acquistare, che visionò per la prima volta l’immobile oggetto della proposta tramite l’agenzia, che fu messo in relazione con i promissari venditori in virtù dell’operato svolto della esponente, che in conseguenza della detta attività di messa in relazione ha formulato la proposta d’acquisto del 21.09.2016 ed anche che ha avuto conoscenza dell’accettazione della proposta di acquisto, se non altro, a mezzo telefono, e che a seguito di tale telefonata si è recato in agenzia per predisporre l’assegno da consegnare ai promittenti venditori. Tanto premesso in fatto è pacifico in diritto che ai sensi dell’art. 1755 C.c., il diritto alle provvigioni del mediatore sorge al momento della conclusione dell’affare che, per giurisprudenza pacifica, coincide con il momento in cui sorge tra le parti un negozio ad efficacia obbligatoria che vincola le stesse alla conclusione dell’affare ed alla stipula del definitivo od in mancanza al risarcimento dei danni. Orbene, alla luce della documentazione prodotta e della istruttoria espletata, può dirsi certamente validamente concluso il contratto preliminare di compra-vendita dell’immobilie sito in Q. alla via G. D. F. n. .. in conseguenza della accettazione da parte dei promittenti venditori della proposta formulata dal G. e della comunicazione della accettazione al predetto vuoi a mezzo telefono, vuoi a mezzo telegramma. La circostanza che il G. abbia superficialmente firmato “tanti fogli” senza prendere atto di quanto sottoscriveva, non è rilevante essendo ovviamente suo onere accertarsi di quello che andava a firmare e la circostanza poi che lo stesso non conosceva e non aveva neanche richiesto quale fosse l’ammontare della provvigione spettante all’agenzia, accentua ancora una volta l’atteggiamento superficiale dell’opponente, che appare in ogni caso anche poco credibile. Alla luce di quanto suesposto, deve dirsi certamente maturato il diritto dell’agenzia alle provvigioni richieste e pertanto il decreto ingiuntivo va confermato.
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