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Nº 6437Data 18/12/2024Downloads: 1
IL PROMITTENTE VENDITORE CHE IN OCCASIONE DEL PRELIMINARE ABBIA IMMESSO NEL POSSESSO ANTICIPATO DEL BENE IL PROMITTENTE ACQUIRENTE, IL QUALE SUCCESSIVAMENTE SI SIA RESO INADEMPIENTE, HA DIRITTO AD ESSERE INDENNIZZATO DALL’ACQUIRENTE PER TUTTO IL TEMPO IN CUI HA DETENEUTO L'IMMOBILE SENZA titolo A FAR DATA DAL TERMINE PREVISTO PER LA STIPULA DEL DEFINITIVO - SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA - LEGALI ASSOCIATI - OTTOBRE 2024.
Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. Francesco Brescia, innanzi al TRIBUNALE DI NOLA, PRIMA SEZIONE CIVILE - 01/10/2024 - Nel caso di specie, il Tribunale ha precisato che “Infatti, la perdita della disponibilità del bene e l’impossibilità di conseguirne delle utilità, a fronte dell’occupazione del cespite – oramai divenuta senza titolo – genera il diritto al risarcimento del danno c.d. figurativo. Sull’ontologia di questo danno la Suprema Corte ha affermato che «Il promissario acquirente di un immobile, che, immesso nel possesso all’atto della firma del preliminare, si renda inadempiente per l’obbligazione del prezzo, da versarsi prima del definitivo, e provochi la risoluzione del contratto preliminare, è tenuto al risarcimento del danno in favore della parte promittente venditrice, atteso che la legittimità originaria del possesso viene meno a seguito della risoluzione lasciando che l’occupazione dell’immobile si configuri come “sine titulo”. Ne consegue che tali danni, originati dal lucro cessante per il danneggiato che non ha potuto trarre frutti nè dal pagamento del prezzo nè dal godimento dell’immobile, sono legittimamente liquidati dal giudice di merito, con riferimento all’intera durata dell’occupazione e, dunque, non solo a partire dalla domanda giudiziale di risoluzione contrattuale» (così Cassazione civile sez. II, 21.11.2011, n. 24510)."download riservato - non acquistabile -
Nº 6395Data 11/11/2024Downloads: 27
MODULO COMUNICAZIONE DELL'ACQUIRENTE AL VENDITORE ED AL MEDIATORE DI RICHIESTA DI RESTITUZIONE DEL titolo COSTITUENTE CAPARRA CONFIRMATORIA IN CONSEGUENZA DELLA MANCATA REALIZZAZIONE CONDIZIONE MUTUO.
QUANDO DOVESSE UTILIZZATO? IL MODULO DEVE ESSERE UTILIZZATO TUTTE LE VOLTE CHE L'ACQUIRENTE INTENDE RICHIEDERE LA RESTITUZIONE DEL titolo COSTITUENTE CAPARRA CONFIRMATORIA IN CONSEGUENZA DEL MANCATO OTTENIMENTO DEL FINANZIAMENTO IPOTECARIO CHE ERA STATO POSTO A CONDIZIONE DELLA PROPOSTA. IL MODULO È PREDISPOSTO PER L'IPOTESI CHE LA CAPARRA SIA STATA CORRISPOSTA MEDIANTE titolo BANCARIO SIA NON INCASSATO CHE MESSO ALL'INCASSO.€ 100,00 -
Nº 6140Data 18/12/2023Downloads: 3
AGEVOLAZIONI PRIMA CASA PER IL CONIUGE CHE ACQUISTA A titolo PERSONALE
Per la Cassazione, non decade dalle agevolazioni prima casa il coniuge che effettua l'acquisto a titolo personaledownload riservato - non acquistabile -
Nº 6110Data 23/11/2023Downloads: 3
AGEVOLAZIONI PRIMA CASA PER IL CONIUGE CHE ACQUISTA A titolo PERSONALE
Per la Cassazione, non decade dalle agevolazioni prima casa il coniuge che effettua l'acquisto a titolo personaledownload riservato - non acquistabile -
Nº 5896Data 03/04/2023Downloads: 4
Presunzione di condominialità del lastrico: è superata dal silenzio del titolo?
I beni condominiali sono privati solo se ciò è affermato chiaramente e inequivocabilmente in un titolo contrario alla presunzione ex legem.download riservato - non acquistabile -
Nº 5800Data 09/12/2022Downloads: 25
IL MEDIATORE NON È TENUTO A VERIFICARE LA REGOLARITÀ URBANISTICA DELL’IMMOBILE E NON RISPONDE DI EVENTUALI ABUSI OVE NON SIANO RICAVABILI DAL MERO CONFRONTO DELLO STATO DI FATTO CON IL titolo DI PROVENIENZA. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA NOVEMBRE22
Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. CATERINA CARRETTA, in materia di intermediazione immobiliare, innanzi alla CORTE DI APPELLO DI SALERNO, Il Giudice onorario relatore Avv. Pierpaolo Pelosi – Presidente. In questo caso i Giudici hanno dettato i seguenti principi:Il mediatore non è tenuto a verificare la regolarità urbanistica dell’immobile e non risponde di eventuali abusi ove non siano ricavabili dal mero confronto dello stato di fatto con il titolo di provenienza : “Ebbene tale specifica doglianza non può essere imputata al mediatore perché l'esame del contratto di acquisto del venditore ove vi è la descrizione del bene appartamento ubicato al piano terra . .avente ingresso dalla prima porta a sinistra ... composto di tre vani, cucina, bagno, gabinetto e ripostiglio, con spiazzo pertinenziale nel lato meridionale della superficie di circa metri quadri trenta") non consente di verificare che l'immobile non fosse corrispondente a quello per il quale era stata rilasciata la concessione edilizia "numero 4 rilasciata dal sindaco del Comune di Boscotrecase in data 29/7/1986 (protocollo n. 12264)", regolarmente menzionata nell'atto. ….Vi è da dire quindi che gli appellanti pur affermando l'esistenza di una illegittimità urbanistica non considerano quanto emerge dalla relazione del loro stesso consulente di parte (all. n. 7 in loro produzione) sulla possibilità di riscontro delle difformità solo in base al confronto tra la licenza edilizia e lo stato dei luoghi ("Dal confronto di quanto indicato nella Licenza Edilizia n. 4/1986 gli atti traslativi, lo stato dei luoghi e quello catastale emergono, per l'abitazione oggetto di compravendita le seguenti incongruenze: aumento di superfici utili e cubatura in particolare per gli ambienti ubicati sul lato e limitrofi allo spiazzo esclusivo, variazioni prospettiche, differenti divisioni interne dell'abitazione ."). Anzi analizzando la descrizione dello stato dei luoghi fatta dal professionista appare che la descrizione (l'unità immobiliare si compone di tre camere disimpegno, due bagni cucina e ripostiglio con spazio pertinenziale) è del tutto conforme a quella che si legge nel titolo di acquisto del promittente venditore. In tal senso quindi il motivo di appello non può essere accolto perché imputa al mediatore una colpa nell'omissione di un controllo che non poteva essere eseguito allo stato degli atti ed in assenza di un incarico a verificare la legittimità urbanistica dell'immobile compravenduto”. II principio: il mediatore ha diritto alle provvigioni laddove abbia concluso un contratto preliminare anche se ha ad oggetto un immobile abusivo. “Il motivo è infondato perché come detto nel contratto di mediazione, il diritto alla provvigione di cui all'art. 1755 c.c. sorge nel momento in cui può ritenersi intervenuta la conclusione di un affare, ossia quando fra le parti messe in contatto dal mediatore si sia costituito un vincolo giuridico che abiliti ciascuna ad agire per l'esecuzione (o risoluzione) del contratto stesso; ne conseque che la provvigione spetta al mediatore anche quando sia intervenuto per consentire la stipula tra le parti di un contratto preliminare di vendita di un immobile privo della concessione edificatoria e non regolarizzabile urbanisticamente, posto che la sanzione di nullità prevista dall'art. 40 della legge n. 47 del 1985 si applica ai soli atti di trasferimento comportanti effetti reali e non a quelli con efficacia obbligatoria (cfr. cass. Ordinanza n. 20132 del 22/06/2022).download riservato - non acquistabile -
Nº 5681Data 20/05/2022Downloads: 16
IL VENDITORE È TENUTO A CORRISPONDERE IL DOPPIO DELLA CAPARRA ANCHE SE NON L’ABBIA MAI INCASSATA, ESSENDO SUFFICIENTE CHE IL MEDIATORE GLI ABBIA INVIATO IL RELATIVO titolo PER CONTO DELL’ACQUIRENTE. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA 2022.
Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati in materia di compravendita immobiliare innanzi al TRIBUNALE DI NOLA APRILE 2022.- In questo caso, IL Tribunale di Nola - in persona del Presidente in funzione di Giudice Unico dott. Geremia Casaburi – accogliendo le tesi sostenute dallo studio d’Aragona ha dettato i seguenti principi: il tribunale di nola, riconosce il valore di contratto preliminare della proposta di acquisto, anche ove al suo interno sia prevista la stipula di un preliminare successivo; riconosce la legittimità della rinunzia alla condizione mutuo formulata dall’acquirente affermando che trattasi di condizione diretta a tutelare i soli interessi dell’acquirente; riconosce che l’efficacia reale della caparra si determina anche qualora il venditore, dopo aver ricevuto il titolo, non lo metta all’incasso, precisando - anzi - che tanto costituisce comportamento in malafede di parte venditore da qua discendono gli effetti propri della caparra; sancisce la compatibilità della richiesta di sentenza dichiarativa di legittimità del recesso, con la domanda costitutiva di risoluzione per inadempimento, purché siano poste in via gradata e subordinata.-download riservato - non acquistabile -
Nº 5516Data 09/09/2021Downloads: 13
PARERE N. 950 - SE È LEGITTIMO SOTTOPORRE A TASSAZIONE SEPARATA LA SOMMA VERSATA A titolo DI CAPARRA CONFIRMATORIA – ACCONTO PREZZO IN UN CONTRATTO PRELIMINARE.
Al quesito può darsi risposta affermativa.- Occorre premettere che i contratti preliminari di ogni specie sono soggetti a registrazione in termine fisso con applicazione dell’imposta di registro nella misura fissa di euro 200. Qualora il contratto preliminare, poi, preveda la dazione di una somma a titolo di caparra conformatoria, si applica l’art. 6 del tur, che sancisce l’applicazione di una ........€ 29,90 -
Nº 5468Data 07/05/2021Downloads: 20
La compravendita di un immobile con abusi non è nulla, quando siano indicati gli estremi del titolo edilizio e lo stesso sia riferibile all’immobile, anche se non coincidente. SENT. VITTORIOSA STUDIO D’ARAGONA - TRIB. S.MARIA CAPUA VETERE APRILE 2021
Sentenza vittoriosa ottenuta dallo studio d'Aragona-legali associati in materia di intermediazione immobiliare. In questo caso il tribunale di napoli, accogliendo le tesi sostenute dallo studio d'Aragona, ha dettato i seguenti principi. I PRINCIPIO: L’atto di compravendita di un immobile che sia affetto da profili di irregolarità edilizia c non è nullo, in quanto ai fini della validità dell’atto di vendita basta che al suo interno siano richiamati gli estremi del titolo edilizio in virtù del quale è stato realizzato e lo stesso sia realmente esistente e riferibile all’immobile anche se non perfettamente coincidente. In particolare il giudice ha testualmente sancito quanto segue: ”Raccogliendo, quindi, le fila del discorso, ciò che rileva ai fini della verifica della validità dell’atto, è dunque l’effettiva esistenza dello strumento edilizio nonché sulla sua riferibilità all’immobile oggetto del trasferimento; proprio per la funzione di tutela della parte acquirente che la decisione identifica come ratio della legge. È quindi definitivamente delineato il confine di negoziabilità degli immobili: in presenza di una dichiarazione reale e attribuibile a quell’immobile, il contratto è valido, a prescindere dalla conformità o difformità della costruzione rispetto al titolo, per “la decisiva ragione che tale profilo esula dal perimetro della nullità”. II PRINCIPIO: L’acquirente non è legittimato a modificare la domanda di risarcimento danni solo nell’ultimo atto difensivo introducendo voci di danno del tutto nuove e diverse, in quanto trattasi di profili che in violazione del principio contraddittorio non sono stati oggetto delle prove svolte durante il processo. In particolare il giudice ha testualmente sancito quanto segue: “non possono essere introdotti nuovi profili di inadempimento in violazione delle preclusioni perchè gli stessi necessitano di nuove indagini in fatto ed in diritto precluse se non tempestivamente allegate”.€ 49,00 -
Nº 5467Data 05/05/2021Downloads: 44
MODULO- TRANSAZIONE CON CLIENTE CON PAGAMENTO SOMME A titolo DI RISARCIMENTO DANNI A SEGUITO MANCATA CONCLUSIONE DELL'AFFARE A CAUSA DI RECESSO DA PROPOSTA D'ACQUISTO CONDIZIONATA
Quando deve essere utilizzato? Questo modulo deve essere utilizzato tutte le volte che, dopo l'accettazione della proposta d'acquisto condizionata dall'ottenimento di mutuo, una delle parti decide di recedere dalla proposta e determinando la mancata conclusione dell'affare per effetto del mancato avveramento della condizione. A differenza del pagamento della provvigione, il pagamento della somma a titolo di risarcimento danni non determina l'assoggettamento ad Iva€ 60,00 -
Nº 5466Data 28/04/2021Downloads: 113
MODULO TRANSAZIONE TRA AGENZIA E ACQUIRENTE O VENDITORE PER PAGAMENTO DELLE PROVVIGIONI A titolo DI RISARCIMENTO DEI DANNI
quando deve essere utilizzato? Questo modulo deve essere utilizzato tutte le volte che si raggiunga a seguito di uno scavalcò un accordo con l’acquirente oppure con il venditore per il pagamento delle provvigioni ma le parti non intendono pagare l’Iva per cui il pagamento viene effettuato a titolo di risarcimento del danno.questo modulo per quanto sia l’unica soluzione possibile, espone l’agenzia alla possibilità che successivamente possa essere oggetto della richiesta di pagamento Iva da parte dell’agenzia delle entrate, per cui si consiglia sempre l’utilizzo della normale transazione per pagamento provvigioni.-€ 60,00 -
Nº 5339Data 19/09/2020Downloads: 104
MODULO - DICHIARAZIONE RICONOSCIMENTO PROVVIGIONI ALLA CONCLUSIONE DELL'AFFARE CON AFFIDAMENTO IN DEPOSITO DEL titolo PROVVIGIONI, CON DIRITTO ALLA PENALE IN CASO DI RITIRO, REVOCA O RINUNZIA DI SCAVALCO
Quando va utilizzato? Modulo da utilizzare in tutti gli affari nel caso in cui il mediatore voglia farsi affidare in deposito il titolo provvigioni già all'atto della formulazione della proposta. Il modulo è stato predisposto in modo tale che il diritto alla provvigioni non è connesso ad una singola proposta ma alla conclusione dell'affare nel suo complesso in modo che resta valido anche se l'affare viene concluso con una proposta successiva oppure direttamente con un preliminare o un atto definitivo. E' previsto, inoltre, il diritto al compenso del mediatore nell'ipotesi in cui il sottoscrittore abbia a revocare la proposta o comunque a rinunziare all'acquisto, come pure nell'ipotesi che le parti concludano autonomamente dopo la scadenza dell'incarico.€ 60,00 -
Nº 5052Data 22/05/2019Downloads: 184
MODULO - DICHIARAZIONE PROPONENTE ACQUIRENTE MANCATA CONCESSIONE MUTUO E RICHIESTA RESTITUZIONE titolo PER EFFETTO CONDIZIONE SOSPENSIVA
Modulo da far utilizzare al proponente acquirente che abbia la necessità di comunicare la mancata concessione del mutuo e contestualmente debba richiedere la restituzione del titolo lasciato a corredo della proposta, stante il mancato avveramento della condizione sospensiva€ 100,00 -
Nº 5033Data 13/04/2019Downloads: 28
PRELIMINARE DI VENDITA IMMOBILE: IL titolo EDILIZIO NON E' NECESSARIO
Recente pronuncia della Corte di Cassazione con la quale viene specificato che le disposizioni che impongono la menzione del titolo edilizio negli atti di trasferimento di immobile non si applicano al preliminare.-download riservato - non acquistabile -
Nº 604Data 08/03/2018Downloads: 25
PARERE N.777 : IN CHE MODO PUO' ESSERE TRASFERITO A TERZI UN LASTRICO SOLARE NON INSERITO PER MERO ERRORE NEL titolo DI PROVENIENZA DEL VENDITORE MA DI FATTO SEMPRE POSSEDUTO IN ESCLUSIVA DA LUI
Al quesito va data risposta affermativa, il cliente anche in mancanza di uno specifico titolo in forma scritta quale deve ritenersi l’atto di acquisto del singolo appartamento, ha acquistato la proprietà del lastrico solare ..............€ 30,00 -
Nº 539Data 14/06/2017Downloads: 210
MODULO - LETTERA INVITO AD EFFETTUARE BONIFICO PER SOSTITUZIONE CAPARRA E RESTITUZIONE PRECEDENTE titolo
Modulo da utilizzare quando l’acquirente intende sostituire la caparra confirmatoria mediante bonifico bancario ed ottenere la restituzione del precedente titolo.Chiaramente questa sostituzione deve essere preventivamente autorizzata dalla parte venditrice.€ 100,00 -
Nº 6386Data 07/11/2024Downloads: 3
Il diritto di veduta non è sempre garantito! Non sempre è possibile annullare il titolo edilizio di un vicino per proteggere la propria vista e il valore della propria casa.
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Nº 6341Data 22/08/2024Downloads: 4
IL PROMITTENTE ACQUIRENTE CHE SI SIA RESO INADEMPIENTE AL PAGAMENTO DEGLI ACCONTI NONOSTANTE RIPETUTAMENTE DIFFIDATO DEVE ESSERE CONDANNATO AL RISARCIMENTO DEI DANNI COSTITUITI, IN PRIMO LUOGO, DALLA DIFFERENZA TRA IL PREZZO CHE SI ERA OBBLIGATO A PAGARE E QUELLO AL QUALE È STATO POI RIVENDUTO L’IMMOBILE, ANCHE SE AVRÀ DIRITTO ALLA RESTITUZIONE DI TUTTE LE SOMME CHE HA VERSATO SOLO A titolo DI MERO ACCONTO E NON DI CAPARRA CONFIRMATORIA. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA - LEGALI ASSOCIATI.
Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. Francesco Brescia, innanzi al Tribunale di Benevento, II Sezione civile, in persona del giudice monocratico Dr. FLAVIO CUSANI, nel giugno 2024. Nel caso di specie, è stato confermato, infatti, che “La risoluzione del contratto preliminare per inadempimento dei promittenti acquirenti, che opera ex tunc alla data di stipula della scrittura privata, comporta la restituzione del prezzo pagato in acconto, che è stato considerato un anticipo sul prezzo di vendita definitiva e mai come una caparra confirmatoria, atteso che il successivo art. sei del contratto, stabilendo che “la parte promittente venditrice si impegna a prestare al momento della sottoscrizione del contratto definitivo piena garanzia per evizione ai sensi di legge ed inoltre di lasciare libera l’intera proprietà da persone e da cosa, con l’aggravio di restituzione delle somme versate al doppio”, prevede solo una penale a carico dei promittenti acquirenti per il caso che essi non provvedano nel senso indicato a seguito della stipula del contratto definitivo. La domanda di restituzione della G…… s.a.s., come le altre domande da esse proposte, sono senza dubbio alcuno ammissibili, in quanto la stessa si è costituita nei termini rispetto alla prima udienza di comparizione slittata automaticamente ai sensi dell’art. 168 bis ult. comma c.p.c. e potendo essere intesa la comparsa di costituzione anche come intervento principale autonomo nel processo instaurato con atto di citazione della V… I….. s.r.l. Ne consegue che i convenuti B….. vanno condannati alla restituzione delle somme ricevute in acconto, così come richieste dalle controparti, con gli interessi legali moratori ex art. 1284 comma 4 c.c. dalla domanda giudiziale, anche in considerazione della buona fede di cui all’art. 2033 c.c.. Degli euro 82.000,00 versati in acconto dalla V…. I……, euro ………. vanno restituiti da B…….., B……. D…….. e B…… G………… ciascuno ed euro 10.000,00 da B………… C……… degli euro 38.000,00 versati in acconto dalla G……, euro 11.000,00 vanno restituiti da B…….. A….., B…… D…….. e B…….. G……… ciascuno ed euro 5.000,00 da B………. C……….. Riguardo alla domanda di risarcimento danni proposta dai convenuti B…………, va evidenziato che essi lamentano di non aver potuto vendere gli immobili al prezzo concordato di euro 500.000,00 e di fatto risulta che essi li hanno venduti a B……….. P……… e alla B……….. A….. G…….. s.r.l. al minor prezzo di euro 390.00,00 con una differenza di euro 110.000,00. I convenuti vanno, dunque ristorati di euro 110.000,00 per mancato guadagno, derivante dalla risoluzione del contratto per grave inadempimento delle promittenti acquirenti. Riguardo alla mancata utilizzazione degli immobili oggetto di preliminare, va osservato che la scrittura privata prevedeva che il possesso degli immobili passasse ai promittenti acquirenti solo con la stipula dell’atto definitivo di compravendita, per cui i promittenti venditori avevano ben chiaro sin dalla sottoscrizione della scrittura privata che non avrebbero potuto compromettere in vendita o locare gli immobili per i tre anni previsti indicativamente per i pagamenti rateali in loro favore e verosimilmente per la stipula dell’atto definitivo. Gli immobili, però, sono rimasti nel possesso e godimento di essi convenuti, per cui per tale periodo non possono chiedere alcun ristoro. Ad essi possono essere riconosciuti però, come ulteriore risarcimento danno, gli interessi legali e la rivalutazione monetaria sulla somma capitale da risarcire di euro 110.000,00 con decorrenza dal marzo 2019 fino all’effettivo soddisfo. Le spese seguono la soccombenza e vanno liquidate in relazione al valore indeterminabile a complessità media della causa, tariffe medie, per studio, introduzione, trattazione e decisionale, ivi compresa la fase cautelare in corso di causa e con aumento del 90% per il numero delle parti.”download riservato - non acquistabile -
Nº 6265Data 29/05/2024Downloads: 1
IL CHIAMATO ALL’EREDITÀ CHE ABBIA POSTO IN ESSERE DEGLI ATTI DI DISPOSIZIONE DEI BENI DEL DEFUNTO, COME NEL CASO IN CUI ABBIA LOCATO L’IMMOBILE RIENTRANTE NELL’EREDITÀ, DIVENTA EREDE A titolo UNIVERSALE E RISPONDE DI TUTTI I DEBITI DEL DEFUNTO. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA - LEGALI ASSOCIATI APRILE 2024.
Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. SERENA LEO, innanzi al Tribunale di Avellino - Prima Sezione Civile, in data APRILE 2024 - Nel caso di specie, È STATO CONFERMATO, INFATTI, CHE SE IL CHIAMATO ALL'EREDITÀ PONE IN ESSERE DEGLI ATTI CON I QUALI DISPONE DI BENI DEL DEFUNTO, COME NEL CASO IN CUI ABBIA AFFITTATO A TERZI UNO DEI BENI RIENTRATI NELL'EREDITÀ, CON TALI ATTI HA DI FATTO ACCETTATO L’EREDITÀ. PER TALE EFFETTO RISPONDERÀ CON TUTTO IL PROPRIO PATRIMONIO DI TUTTI I DEBITI DEL DEFUNTO.download riservato - non acquistabile -
Nº 5950Data 05/06/2023Downloads: 1
Salvo titolo contrario è comune anche il cortile posto a confine con l'appartamento di un condomino
Con ordinanza emessa in data 11 maggio 2023, n. 12381, la Corte di Cassazione, Sezione II, si è pronunciata su due motivi di censura in ambito di diritto a recingere ex art. 841 c.c. un'area di 38 mq, ritenuta di proprietà degli attori, rispetto alla sua natura condominiale.download riservato - non acquistabile -
Nº 5883Data 24/03/2023Downloads: 2
Installazione di canna fumaria condominiale lungo la facciata: serve un titolo edilizio?
Una decisione del Tar Lazio si discosta dalla posizione espressa in precedenza dai giudici amministratividownload riservato - non acquistabile -
Nº 5782Data 10/11/2022Downloads: 11
PARERE 986 se l'agente immobiliare è autorizzato a restituire l'assegno ricevuto in deposito a titolo di caparra confirmatoria su autorizzazione di un solo venditore o comunque di non tutti i venditori
Al quesito può essere data risposta negativa, nel senso che occorrerà obbligatoriamente l’autorizzazione di tutti i venditori. Come meglio si specificherà nella motivazione, la risposta a tale quesito è piuttosto complessa e per la sua peculiarità necessita......€ 99,00 -
Nº 5554Data 19/11/2021Downloads: 4
Lastrico trasformato in terrazza: quale titolo abilitativo?
Il Tar Campania (sezione staccata di Salerno), con la sentenza n. 1578 pubblicata il 28 giugno 2021, ha fatto il punto su uno spinoso argomento: quello della trasformazione del lastrico solare in terrazza......download riservato - non acquistabile -
Nº 4784Data 21/11/2013Downloads: 1
L’evoluzione della concessione edilizia (ora permesso di costruire) e gli oneri relativi all’indicazione negli atti degli estremi del titolo abilitativo.
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Nº 4155Data 14/04/2011Downloads: 1
Agevolazioni sulla casa: se il preliminare registrato da titolo alla detrazione.-
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Nº 3893Data 09/07/2010Downloads: 2
Se la cessione a titolo oneroso di terreni edificabili, acquistati per successione, genera plusvalenza.-
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Nº 3583Data 15/10/2009Downloads: 1
Se il promissario acquirente deve pagare le tasse sulla somma ricevuta a titolo di restituzione del doppio della caparra confirmatoria precedentemente versata.-
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Nº 3512Data 15/09/2009Downloads: 0
Se un immobile può essere validamente pubblicizzato tramite un sito internet e qual è la parcentuale sul prezzo di vendita che i magistrati riconoscono a titolo di provvigione in caso di mancato accordo tra le parti.-
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Nº 3400Data 13/07/2009Downloads: 5
Se è necessario anche il consenso del cliente affinché sia valida la riduzione della somma dovuta a titolo di provvigioni effettuata unilateralmente dal mediatore.-
“In tema di mediazione, la provvigione dovuta al mediatore, quantunque oggetto di pattuizione bilaterale tra le parti, non necessita, per la sua riduzione, del consenso (espresso o tacito) di entrambe le parti stesse, ben potendo il mediatore, unilateralmente, determinarsi alla detta riduzione, che si risolve, pertanto, in una parziale remissione del debito (che, come tale, non necessita dell'accettazione del debitore)”.download riservato - non acquistabile -
Nº 3351Data 25/06/2009Downloads: 0
Se tra le circostanze note e relative alla sicurezza dell'affare che il mediatore è tenuto a comunicare ai sensi dell’art. 1759 c.c. rientrano anche gli “elementi di fatto” che emergono dal titolo d’acquisto del venditore.-
indagini tecnico-giuridichedownload riservato - non acquistabile -
Nº 2580Data 26/09/2008Downloads: 0
Se è possibile operare lavori al di sotto del piano di campagna mancando un valido titolo d'acquisto
Articolo pubblicato nel sole 24 ore avente ad oggetto il divieto di appropriarsi del sottosuolo.-download riservato - non acquistabile -
Nº 2381Data 04/04/2008Downloads: 0
Se il proprietario del piano più basso del condominio per poter effettuare qualsiasi scavo deve avere un titolo attributivo della proprietà esclusiva del sottosuolo ovvero il consenso unanime di tutti i condomini.-
Sentenza pronunciata dalla Corte di Cass. civ. sez. II, 09 marzo 2006, n. 5086.-download riservato - non acquistabile -
Nº 2264Data 30/01/2008Downloads: 6
Successioni, donazioni, atti a titolo gratuito e costituzione di vincoli di destinazione.-
Agenzia Entrate, circolare 22.01.2008 n° 3.-download riservato - non acquistabile -
Nº 2250Data 22/01/2008Downloads: 2
Se, in materia di prelazione agraria, la legittimazione spetta a chi detenga a titolo di comodato il fondo oggetto di compravendita.-
Sentenza pronunciata dalla Suprema Corte di Cassazione, sez. III, il 5 marzo 2007, n.5073.download riservato - non acquistabile -
Nº 2217Data 19/12/2007Downloads: 0
Se, in materia di condominio, in mancanza di un titolo costitutivo la destinazione all'uso e al godimento comune di taluni servizi beni o parti dell'edificio comune fa presumere la condominialità.
Sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione civile , sez. II, sentenza 16.04.2007 n° 9093.-download riservato - non acquistabile -
Nº 1993Data 28/05/2007Downloads: 0
Se relativamente alla destinazione , all'uso e al godimento comune di servizi, beni o parti dell'edificio comune può presumersi la condominiabilità in mancaza di una specifica previsione contraria del titolo costitutivo .-
Sentenza emessa dalla Corte di Cassazione civile , sez. II, sentenza 16.04.2007 n° 9093.-download riservato - non acquistabile