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Nº 417Data 08/02/2024Downloads: 468
MODULO - ALLEGATO INCARICO DI MEDIAZIONE SOTTOSCRITTO fuori DAI LOCALI COMMERCIALI CON INFORMAZIONI CIRCA IL DIRITTO DI RECESSO DEL CONSUMATORE – versione gennaio 2024.
QUANDO VA UTILIZZATO? MODULO SCHEDA INFORMATIVA CIRCA IL DIRITTO DEL RECESSO DEL CONSUMATORE DA ALLEGARE ALL'INCARICO DI MEDIAZIONE QUANDO VIENE SOTTOSCRITTO fuori DAI LOCALI COMMERCIALI.- LA MANCATA SOTTOSCRIZIONE COMPORTA L'ESTENSIONE DEL DIRITTO DEL CONSUMATORE A 1 ANNO E 14/30 GIORNI DALLA SOTTOSCRIZIONE.- MODULO AGGIORNATO CON LA RIFORMA DEL 2023 CHE HA ESTESO IL PERIODO DI RECESSO A 30 GIORNI NEL CASO IN CUI L'INCARICO VENGA SOTTOSCRITTO IN OCCASIONE DI VISITA NON CONCORDATA.€ 99,00 -
Nº 5675Data 02/05/2022Downloads: 73
MODULO CONTRATTO DI LOCAZIONE DI NATURA TRANSITORIA PER LAVORATORI fuori SEDE CON ESERCIZIO OPZIONE CEDOLARE SECCA ED ATTESTAZIONE CONFORMITA'
Quando deve essere utilizzato: il modulo deve essere utilizzato quando le parti intendono stipulare un contratto di locazione di tipo transitorio per lavoratori fuori sede a canone concordato con attestazione di conformità sindacale ed esercizio della cedolare secca. Si tenga conto che le parti debbano per forza pattuire un canone concordato se l’immobile si trova in un comune con più di 10.000 abitanti. Se locatore intende ottenere i benefici fiscali connessi a questo tipo di contratto è obbligatoria la vidimazione da parte delle associazioni sindacali di categoria. Il locatore potrà esercitare l’opzione della cedolare secca solo se l’immobile si trova in un comune ad alta densità abitativa€ 60,00 -
Nº 5623Data 25/02/2022Downloads: 73
PARERE N. 945 - SE IL DIRITTO DI RECESSO DEL CONSUMATORE PER I CONTRATTI STIPULATI fuori DAI LOCALI COMMERCIALI È CONSENTITO ANCHE DOPO CHE IL MEDIATORE HA COMINCIATO LA SUA ATTIVITÀ
La risposta è verosimilmente negativa, nel senso, che secondo la giurisprudenza maggioritaria, il consumatore, anche nell’ipotesi in cui abbia conferito l’incarico di mediazione fuori dai locali commerciali, nel momento in cui ha consentito consapevolmente lo svolgimento dell’attività, anche solo in termini di un significativo inizio, perde il diritto di recedere dal contratto....€ 29,90 -
Nº 386Data 19/04/2016Downloads: 145
MODULO - LETTERA RECESSO DELL' INCARICANTE CONSUMATORE DALL' INCARICO SOTTOSCRITTO fuori DAI LOCALI COMMERCIALI
Quando deve essere utilizzato: il modulo deve essere utilizzato tutte le volte che l'incaricante vuole recedere dall'incarico di intermediazione sottoscritto fuori dai locali commerciali nei termini legge. Recesso ai sensi Decreto Legislativo n. 206/2005 e successive modifiche previste dal D.LGS. 21/2014. Tale recesso che può essere esercitato entro 14 giorni dalla sottoscrizione dell'incarico, esclude il pagamento della penale, purchè l'incarico sia stato negoziato fuori dai locali commerciali. Se la modulistica nulla prevede in ordine all'informativa della relativa disciplina di recesso il termine di recesso si prolunga di un anno€ 29,00 -
Nº 749Data 28/11/2003Downloads: 2
Decreto Legislativo del 15 gennaio 1992 n. 50 Disciplina dei contratti negoziati fuori dai locali commerciali
Attuazione della direttiva n. 85/577/CEE in materia di contratti negoziati fuori dei contratti commerciali tra un operatore commerciale ed un consumatoredownload riservato - non acquistabile -
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Nº 4625Data 28/02/2013Downloads: 18
CLAUSOLA RECESSO (incarico negoziato fuori dai locali commerciali)
€ 300,00 -
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Nº 3152Data 29/04/2008Downloads: 0
Se il compromesso stipulato nel 2007 è fuori dalle nuove norme sugli impianti
Quesito estrapolato dall'Inserto pubblicato dal sole 24 "L'esperto risponde".-download riservato - non acquistabile -
Nº 1697Data 22/12/2006Downloads: 3
Se il foro del consumatore nei contratti stipulati fuori dei locali commerciali è derogabile
Tribunale di Venezia, sentenza 27 settembre 2006 – Dr. Andrea Fidanzia. Obbligazioni e contratti - Foro del consumatore – Codice del consumo – Competenza inderogabile e competenza esclusiva: distinzione.download riservato - non acquistabile -
Nº 6492Data 11/03/2025Downloads: 26
MODULO DICHIARAZIONE DI RICHIESTA DI ESECUZIONE IMMEDIATA DEL SERVIZIO E ACCETTAZIONE DELLA PERDITA DEL DIRITTO DI RECESSO.
QUANDO DEVE ESSERE UTILIZZATO? IL MODULO DEVE ESSERE UTILIZZATO TUTTE LE VOLTE CHE L'INCARICO VIENE SOTTOSCRITTO fuori DEI LOCALI COMMERCIALI ED IL CONSUMATORE HA RICEVUTO L'INFORMATIVA SUL DIRITTO DI RECESSO. IN TAL CASO SE RICHIEDE CHE L'ATTIVITÀ DI INTERMEDIAZIONE INIZI IMMEDIATAMENTE, PUÒ RINUNCIARE AL DIRITTO DI RECESSO QUALORA L'AGENZIA PRIMA DEL TERMINE DI 14 GIORNI RIESCA A RITIRARE UNA PROPOSTA DI ACQUISTO CONFORME.€ 99,00 -
Nº 5949Data 03/06/2023Downloads: 6
IL MEDIATORE E' LEGITTIMATO A DIMOSTRARE L’ATTIVITA' DI MEDIAZIONE ATTRAVERSO LA TESTIMONIANZA DEI SUOI COLLABORATORI, CHE SONO ATTENDIBILI,A DIFFERENZA DEI VENDITORI. SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D'ARAGONA- APRILE 2023
Sentenza vittoriosa ottenuta dallo Studio d’Aragona – Legali Associati, responsabile Avv. GIOVANNA CARBONE, in materia di intermediazione, innanzi al IL TRIBUNALE DI NAPOLI, II SEZIONE CIVILE, IN COMPOSIZIONE MONOCRATICA, IN PERSONA DELLA DOTT.SSA MARIA GABRIELLA FRALLICCIARDI, pubbl. il 13/04/2023, ha accolto i seguenti principi: - I PRINCIPIO: Orbene, opina questo giudice che la valutazione complessiva delle deposizioni induca ragionevolmente ad attribuire maggior credito a quelle rese dai testi attorei, non solo perchè intrinsecamente ed estrinsecamente coerenti tra loro, ma anche in considerazione dell'esistenza, in capo ai testimoni indotti dai convenuti, di un concreto interesse di fatto alla soccombenza dell'attrice, posto che, secondo quanto da loro stessi dichiarato, alla scadenza del mandato l'agenzia Casefuorigrotta avrebbe vanamente richiesto ai promittenti venditori il pagamento della provvigione. E infatti, sebbene un interesse di tal fatta non sia idoneo a determinare l'incapacità a deporre di cui all'art. 246 c.p.c. - per la quale è richiesto che il teste sia titolare di un interesse personale, attuale e concreto, che lo coinvolga nel rapporto controverso, alla stregua dell'interesse ad agire di cui all'art. 100 c.p.c., sì da legittimarlo a partecipare al giudizio in cui è richiesta la sua testimonianza - ciò non di meno, esso, assumendo i connotati di un interesse di fatto a un determinato esito del giudizio stesso (quello dell'accertamento dell'inesistenza dell'apporto causale dell'attività svolta dall'agenzia istante nella conclusione dell'affare con gli odierni convenuti) o, anche, di un interesse relativo ad azioni ipotetiche, diverse da quella oggetto di causa, proponibile nei confronti dei testimoni dall'odierna attrice (finalizzate a ottenere il pagamento della provvigione pattuita), appare atto a scalfire l'attendibilità di questi, quanto meno in un giudizio di bilanciamento con le deposizioni rese dai testi attorei, della cui credibilità, invece, non vi è motivo di dubitare anche in considerazione della sostanziale indifferenza rispetto alle attuali parti (pur trattandosi di ex collaboratori della Casefuorigrotta, al momento della introduzione del giudizio avevano entrambi cessato ogni rapporto da tempo). II PRINCIPIO: Come ha avuto modo di chiarire la giurisprudenza anche di legittimità, infatti, “in ipotesi di pluralità di mediatori, non sussiste il diritto al compenso solo quando, dopo una prima fase di trattative avviate con l’intervento di un mediatore senza risultato positivo, le parti siano successivamente pervenute alla conclusione dell’affare per effetto d’iniziative nuove, in nessun modo ricollegabili con le precedenti o da queste condizionate, sicché possa escludersi l'utilità dell'originario intervento del mediatore ai fini della conclusione del contratto” (Cass. n. 1120/2015). In particolare, sebbene per il configurarsi in capo al primo mediatore del diritto alla provvigione non occorra che tra l’attività di questi e la conclusione dell’affare sussista un nesso eziologico diretto ed esclusivo (nè essendo necessario il suo intervento in tutte le fasi delle trattative, fino all’accordo definitivo), ciò non di meno si ritiene che sia necessario che - anche quando il processo di formazione della volontà delle parti sia complesso e protratto nel tempo e altri soggetti si adoperino per la conclusione dell’affare - la messa in relazione da parte del mediatore costituisca pur sempre l’antecedente necessario per pervenire, anche attraverso fasi e vicende successive, alla conclusione dell’affare (cfr. Cass. n. 16157/2010). Dunque, per ottenere il pagamento della provvigione, il mediatore ha l'onere di provare l'esistenza di un valido nesso causale tra l'attività mediatoria e la conclusione dell'affare. Con l'importante precisazione che la prova di tale nesso causale non può essere fornita semplicemente dimostrando la successione cronologica tra attività del mediatore e conclusione dell'affare, in base al paralogismo post hoc, ergo propter hoc, occorrendo avere riguardo, invece, al principio della causalità adeguata o efficiente, in base al quale la conclusione dell'affare deve costituire l'effetto dell'intervento del mediatore, il che si verifica quando l'attività da questi svolta rientra nella serie dei fattori ai quali sia ricollegabile la positiva conclusione delle trattative (Cass. n. 2814/1986). Ora, calando i principi su esposti nel caso concreto, sebbene i convenuti siano giunti all’acquisto dell’immobile di proprietà D. S. dopo la scadenza del mandato conferito a C. s.r.l.s., può dirsi provato che il secondo mediatore (di cui, si badi, nessuna menzione viene fatta nell'atto pubblico di compravendita) non svolse un’attività di mediazione autonoma ma, al contrario, giunse alla conclusione dell’affare giovandosi dell’attività espletata dall'attrice, posto che il prezzo definitivo di vendita, di € 130.000,00, corrisponde a quello informalmente proposto dai B. all'esito delle trattative condotte da C. s.r.l.s. tra l'aprile e il giugno 2016 e di cui hanno riferito i testimoni escussi. Può dunque concludersi nel senso l’attività di mediazione svolta in favore dei convenuti abbia costituito – nei termini elaborati dalla prevalente giurisprudenza su richiamata - l’antecedente necessario della successiva trattativa, sfociata, poi, nella stipulazione del contratto definitivo di compravendita.download riservato - non acquistabile -
Nº 5533Data 20/10/2021Downloads: 4
Per la rinuncia alla servitù di passaggio non è necessario un atto pubblico di rinuncia
Che cos'è una servitù? Una volta che essa esiste, vedremo può esserci anche indipendentemente dalla volontà dei rispetti fondi interessati dal diritto, la parte che ne beneficia - il titolare del fondo dominante - può rinunciarvi? Se sì, in che cosa consiste l'atto di rinuncia? La risposta al primo quesito, di natura meramente definitoria, ci aiuterà a tirar fuori la soluzione al secondo ed all'ultimo.download riservato - non acquistabile -
Nº 453Data 07/09/2016Downloads: 36
IN QUALI CASI E’ LEGITTIMO UTILIZZARE IN ATTO PUBBLICO LA DIZIONE EDIFICIO COSTRUITO PRIMA DEL 1 SETTEMBRE 1967?
Negli atti notarili che hanno ad oggetto la compravendita di immobili piuttosto datati, si legge spesso che l'edificio è stato costruito in data precedente al primo settembre 1967. Cosa vuol dire? In un atto di compravendita immobiliare, per attestare la regolarità di un edificio o parte di esso, è necessario fare riferimento agli estremi del titolo autorizzativo che ne ha permesso la realizzazione, quindi licenza edilizia, concessione edilizia, permesso di costruire, d.i.a., a seconda dei casi. La cosiddetta Legge Urbanistica, cioè la legge n. 1150 del 1942, all'articolo 31, stabiliva che per la costruzione di un edificio che ricadesse al di fuori del centro abitato, così come questo era individuato dal piano regolatore vigente, non era necessario essere in possesso di un preventivo titolo abilitativo. Tale disciplina fu modificata dalla cosiddetta Legge Ponte, ossia la legge n. 765 del 6 agosto 1967, entrata in vigore proprio il primo settembre di quell'anno. La legge stabiliva, all'articolo 10, che Chiunque intenda nell'ambito del territorio comunale eseguire nuove costruzioni, ampliare, modificare o demolire quelle esistenti ovvero procedere all'esecuzione di opere di urbanizzazione del terreno, deve chiedere apposita licenza al sindaco. Quindi veniva eliminata ogni distinzione fatta precedentemente tra centro abitato e restante parte del territorio comunale. È invalsa frequentemente la convinzione che, quando non si riesca a reperire informazioni sul titolo autorizzativo che ha portato alla realizzazione di un immobile, sia sufficiente indicare nel suo atto di trasferimento la dicitura costruito ante 1967 per essere in regola. Invece la normativa illustrata dimostra che debbono verificarsi almeno due condizioni, perché l'utilizzo di questa dizione sia legittimo e cioè: - l'immobile deve essere stato costruito al di fuori del centro abitato (di solito questo corrisponde all'attuale centro storico, zona A della zonizzazione comunale); - deve essere dimostrabile che l'immobile sia stato costruito effettivamente prima del primo settembre 1967. Una recente sentenza del T.A.R. di Milano dimostra l'importanza di quest'ultimo assunto.download riservato - non acquistabile -
Nº 300Data 20/11/2015Downloads: 15
QUESITO N.665 - QUANDO SI PUO' REVOCARE UN ASSEGNO?
RISPOSTA In caso di revoca dell’assegno da parte del correntista, la banca è tenuta a rispettare l’ordine di non pagare il titolo solo dopo otto giorni (quindici giorni se emesso fuori piazza), sempre che il creditore non si sia recato prima allo sportello ad esigerne il pagamento. Riferimenti normativi: Artt. 32 e 35 della cosiddetta legge assegno bancario (Rd 1736/1933) Riferimenti giurisprudenziali: Cass. sent. N. 15266/2014€ 20,00 -
Nº 1080Data 27/10/2004Downloads: 0
SENTENZA CASSAZIONE CIVILE 18 MARZO 2003 N. 3991
Oggetto: la disdetta del contratto di locazione ad uso non abitativo irregolare (perche fuori termine e priva di motivazione) è valida se il conduttore aderiscedownload riservato - non acquistabile -
Nº 2389Data 08/04/2008Downloads: 0
L’assegnazione della casa familiare può prescindere dalla presenza di figli minorenni o maggiorenni non autosufficienti, conviventi con i coniugi?
Sentenza emessa Corte di Cassazione civile, sez. I, sentenza 18.02.2008 n° 3934download riservato - non acquistabile -
Nº 2396Data 08/04/2008Downloads: 1
La limitazione all'uso del contante: Punto cardine del decreto legislativo 231/2007 contro il riciclaggio di denaro sporco.
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Nº 2367Data 01/04/2008Downloads: 0
Se la domanda di scioglimento di un condominio deve essere avanzata necessariamente nei riguardi di tutti i condomini
Sentenza pronunciata dalla Corte di Cassazione civile Sentenza, Sez. II, 23/01/2008, n. 1460.-download riservato - non acquistabile -
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Nº 2257Data 25/01/2008Downloads: 2
Se è indispensabile un godimento esclusivo per l'usucapione di un bene condominiale.-
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Nº 2229Data 07/01/2008Downloads: 0
Finanziaria 2008 :Dalla casa agli abbonamenti per i trasporti pubblici. Sgravi già in vigore a partire dal 2007.
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Nº 2366Data 01/01/2008Downloads: 0
Se lo scioglimento del condominio deve essere avanzata necessariamente nei riguardi di tutti i condomini.-
Sentenza pronunciata della Corte di Cassazione civile, Sez. II, 23/01/2008, n. 1460.-download riservato - non acquistabile -
Nº 2227Data 27/12/2007Downloads: 4
Nuove disposizioni contro il riciclaggio. Norme che interessano in particolare gli intermediari finanziari.-
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Nº 2212Data 14/12/2007Downloads: 0
La finanziaria 2008 : Approfondimenti sull’immobile
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Nº 2193Data 19/11/2007Downloads: 0
La Finanziaria 2008. I punti che toccano la casa
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Nº 2143Data 20/09/2007Downloads: 1
QUESITO N. 232: Può il comodante chiedere la restituzione immediata del bene in caso di comodato trentennale qualora il bene comodato sia inagibile?
€ 500,00 -
Nº 2139Data 13/09/2007Downloads: 1
IL NUOVO PROCEDIMENTO DI CANCELLAZIONE DELLE IPOTECHE
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Nº 2112Data 11/07/2007Downloads: 2
QUESITO N. 220: Se al termine della convivenza more uxorio, il convivente titolare di una impresa edile (s.r.l.) che, durante la convivenza abbia provveduto alla ristrutturazione dell’appartamento di proprietà dell’altro ha diritto al rimborso....
Quesito n. 220: Se al termine della convivenza more uxorio, il convivente titolare di una impresa edile (s.r.l.) che, durante la convivenza abbia provveduto alla ristrutturazione dell’appartamento di proprietà dell’altro, immobile di cui ha ricevuto l’usufrutto del 50%, ha il diritto al rimborso per indebito arricchimento.-€ 500,00 -
Nº 1935Data 19/04/2007Downloads: 1
Se la proprietà di un immobile è trasferita per effetto di sentenza costitutiva dell’obbligo di stipulare il contratto definitivo, l’acquirente che intenda beneficiare delle agevolazioni “prima casa” ha l'obbligo di dichiarare tale circostanza?
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Nº 1910Data 12/04/2007Downloads: 1
Se il Comune ha l'obbligo, nel corso dell'istruttoria sul rilscio del permesso a costruire, di verificare che esista il titolo per intervenire sull'immobile per il quale è richiesto il permesso.-
Sentenza emessa dal TAR Emilia Romagna-Parma in 10.01.2007 che riprende un orientamento consolidato in materia.-download riservato - non acquistabile -
Nº 1903Data 10/04/2007Downloads: 2
Se è onere del proprietario consegnare all'affittuario dell'appartamento un impianto di riscaldamento in piene efficienza.
Sentenza 29/09/2006, n. 32298 emessa dalla Corte di Cassazione , Sez. IV penale.-download riservato - non acquistabile -
Nº 2390Data 08/04/2007Downloads: 0
La limitazione all'uso del contante :Punto cardine del decreto legislativo 231/2007 contro il riciclaggio di denaro sporco.
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Nº 1899Data 04/04/2007Downloads: 1
Decreto sulle liberalizzazioni Bersani Bis.
Decreto Legge , testo coordinato, 31.01.2007 n° 7 , G.U. 01.02.2007download riservato - non acquistabile -
Nº 1884Data 20/03/2007Downloads: 1
Riscossione dei contributi condominiali e impugnazione delle delibere condominiali
Sentenza emessa dalla Corte di Cassazione , SS.UU. civili, 27.02.2007 n° 4421.-download riservato - non acquistabile -
Nº 1845Data 27/02/2007Downloads: 4
Circolare dell'Agenzia delle Entrate relative a quesiti concernenti l'applicazione delle disposizioni della Legge Finanaziaria 2007
Circolare n. 11 del 16 febbraio 2007 che raccoglie le risposte fornite dall'Agenzia delle Entrate in occasione di recenti incontri con gli esperti della stampa specializzata, relative a quesiti concernenti l'applicazione delle disposizioni contenute nella Finanziaria 2007 (L 296/2006), nel collegato decreto fiscale (DL 262/2006) e nel decreto Bersani (DL 223/2006).download riservato - non acquistabile -
Nº 1750Data 18/01/2007Downloads: 2
Se è onere del proprietario consegnare all'affittuario dell'appartamento un impianto di riscaldamento in piena efficienza
Cassazione di Cassazione, Sez. IV penale, Sentenza 29/09/2006, n. 32298download riservato - non acquistabile -
Nº 1666Data 12/12/2006Downloads: 8
studio sulle cooperative edilizie
Relazione su effetti indiretti della L. 248/2006 sull’edilizia convenzionata ed agevolata. Analisi sulla trasferibilità degli immobili in edilizia convenzionata.-download riservato - non acquistabile