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Nº 3011Data 21/04/2009Downloads: 1
QUESITO N. 325: Se nel caso in cui un soggetto abbia a donare un bene ai propri figli, riservando una quota ad eventuali figli successivi, i figli già nati diventino proprietari dell’intero bene già con la donazione, o solo dopo la morte del donante?
(nell’ipotesi de quo ci si chiede se il figlio, che dopo la donazione abbia acquistato anche le quote degli altri, a seguito della morte del padre e della mancata sopravvenienza di altri figli, possa ritenersi legittimo proprietario dell’intero bene, oppure deve ritenersi che la quota ideale riservata al nascituro si sia devoluta dopo la morte del donante a tutti gli eredi e quindi anche agli altri figli).-€ 500,00 -
Nº 5412Data 11/02/2021Downloads: 6
PARERE N.927 - SE IL CONTRATTO DI LOCAZIONE STIPULATO DALL’USUFRUTTUARIO SI CONCLUDE CON LA morte DI QUESTO, OPPURE SE PROSEGUE, PER QUANTO TEMPO?
L’art. 999 c.c. comma 1 dispone testualmente che “Le locazioni concluse dall’usufruttuario, in corso al tempo della cessazione dell’usufrutto, purché constino da atto pubblico o da scrittura privata di data certa anteriore, continuano per la durata stabilita, ma non oltre il quinquennio dalla cessazione dell’usufrutto.”....€ 29,90 -
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Nº 763Data 19/09/2018Downloads: 5
PARERE N°791: IL BENE SU CUI È STATO COSTITUITO UN FONDO PATRIMONIALE, ALLA morte DI UNO DEI CONIUGI È AGGREDIBILE DAI CREDITORI?
Alla domanda non può essere data una risposta univoca.- In primo luogo occorre valutare se al decesso di uno dei coniugi, vi siano figli minori.- Ai sensi dell’art. 171 C.c., infatti, “Se vi sono figli minori il fondo dura fino al compimento della maggiore età dell'ultimo figlio. In tale caso il giudice può dettare, su istanza di chi vi abbia interesse, norme per l'amministrazione del fondo”.- Qualora, invece, non vi siano figli minori il fondo certamente si estingue, ma non è detto che l’immobile diventa aggredibile.- Occorre, infatti, valutare se l’immobile prima della costituzione del fondo era intestato al coniuge debitore o all’altro, oppure a tutti e due.- Se il titolare di detto bene è il debitore, in linea di massima, il bene si trasferisce agli eredi secondo quanto stabilito dalla legge o nel testamento e, dunque, sarà aggredibile dai creditori del defunto.- Qualora, invece, il titolare del bene è l’altro coniuge, ovvero quello estraneo al debito, ai creditori del debitore resterebbe solo la possibilità di soddisfarsi sulla quota che spetta al coniuge superstite.- Se, infine, il bene si appartiene per metà ciascuno ai due coniugi, i creditori si potranno soddisfare sulla quota del cinquanta per cento se è deceduto il debitore, sulla quota che questi riceve se deceduto è l’altro.-€ 30,00 -
Nº 590Data 25/01/2018Downloads: 7
PARERE N° 768: LA FIDEIUSSIONE PRESTATA A GARANZIA DI UN CANONE DI LOCAZIONE COMMERCIALE E' VALIDA ANCHE DOPO LA morte DEL CONDUTTORE?
La risposta al quesito, seppur espressa in termini ipotetici, non può che essere positiva.- In assenza di qualsiasi riferimento specifico sul punto, normativo e/o giurisprudenziale, l’analisi degli istituti giuridici coinvolti imporrebbe chiaramente la continuazione del rapporto di garanzia.- La titolarità della posizione di conduttore e al contempo di debitore principale........parere integrale...cliccando su download€ 30,00 -
Nº 512Data 22/02/2017Downloads: 12
PARERE N. 734: SE L'AMMINISTRATORE DI SOSTEGNO, CHE SIA STATO AUTORIZZATO ALLA VENDITA DI UN IMMOBILE', E' TENUTO A CHIEDERE UNA NUOVA AUTORIZZAZIONE IN CASO DI morte DI UNO DEI COMPROPRIETARI ASSOGGETTATI AD AMMINISTRAZIONE DI SOSTEGNO
La soluzione è certamente affermativa in quanto con il decesso del comproprietario assoggettato ad amministrazione viene meno lo stesso presupposto dell’amministrazione e si aprono i profili successori del soggetto rappresentato....parere integrale...cliccando su download€ 50,00 -
Nº 97Data 30/10/2014Downloads: 10
QUESITO N. 586:COMODATO A TERMINE E morte DEL COMODANTE. QUALI RISCHI PER IL COMODATARIO.
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Nº 4207Data 22/06/2011Downloads: 2
QUESITO : Se la morte dell'usufruttuario fa scattare il rinnovo tacito del contratto di locazione.-
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Nº 3498Data 10/09/2009Downloads: 3
In caso di morte del conduttore qual è la posizione degli eredi non conviventi.-
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Nº 3402Data 13/07/2009Downloads: 0
Se in caso di morte del conduttore, gli eredi che subentrano nel contratto di locazione ad uso abitativo, sono tenuti nuovamente al pagamento dell'imposta di registro.-
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Nº 2844Data 10/03/2009Downloads: 0
Se gli obblighi nascenti da una fidejussione posta a garanzia di un mutuo, si trasferiscono agli eredi in caso di morte del fideiussore.-
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Nº 3105Data 30/01/2008Downloads: 1
QUESITO N. 257: Se e quali sono i diritti all'eredità avanzati dai figli nel caso di morte del padre.-
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Nº 3016Data 04/04/2003Downloads: 3
QUESITO N. 028: Se in caso di morte del conduttore di un immobile ad uso abitativo il contratto di locazione si estingue
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Nº 6456Data 13/01/2025Downloads: 31
MODULO DIFFIDA DEL LOCATORE IN CONFRONTO AGLI EREDI DEL CONDUTTORE DECEDUTO SENZA CONVIVENTI ALLA RESTITUZIONE DELL'IMMOBILE IN CONSEGUENZA DELL' ESTINZIONE DEL CONTRATTO DI LOCAZIONE.
QUANDO DEVE ESSERE UTILIZZATO? IL MODULO DEVE ESSERE UTILIZZATO QUANDO IL LOCATORE INTENDA OTTENERE LA RESTITUZIONE DELL'IMMOBILE A SEGUITO DELLA morte DEL CONDUTTORE SENZA SOGGETTI CONVIVENTI CHE SUBENTRANO NEL CONTRATTO. IN TAL CASO, INFATTI, IL CONTRATTO SI ESTINGUE ED IL LOCATORE HA DIRITTO ALLA RESTITUZIONE DELL'IMMOBILE.€ 99,00 -
Nº 6072Data 17/10/2023Downloads: 13
PARERE N. 996: SE IL VENDITORE PUÒ RISERVARSI L'USUFRUTTO LEGANDOLO ALLA VITA DI UN TERZO?
In virtù di quanto esposto è possibile rispondere in maniera positiva ad entrambi i quesiti posti. Nel caso di specie il Sempronio si riservava i 4/12 dell’usufrutto nell’atto di compravendita ma legava il suo diritto di usufrutto alla vita della madre Aurelia (già usufruttuaria per gli 8/12). Dunque, Sempronio fissava un termine al proprio diritto di usufrutto: esso si sarebbe comunque estinto alla morte della madre........ continua€ 99,00 -
Nº 6028Data 12/09/2023Downloads: 6
SUCCESSIONE DEL CONIUGE SEPARATO E DEL CONIUGE DIVORZIATO
Successione del coniuge separato e quella del coniuge divorziato. Quali sono le differenze in caso di morte?download riservato - non acquistabile -
Nº 5635Data 25/03/2022Downloads: 5
Quando il testamento può essere impugnato?
Il testamento è un atto revocabile con il quale ogni persona capace di agire può disporre, per il tempo in cui avrà cessato di vivere, dei propri beni. Esso è il principale strumento che consente di disporre dei propri beni dopo la morte......download riservato - non acquistabile -
Nº 5550Data 12/11/2021Downloads: 5
Usucapione: il possesso dei genitori si trasmette ai figli
Il possesso dell'immobile tenuto da una persona in vita si trasferisce agli eredi alla sua morte. Ciò significa che, se questi possedeva un immobile altrui, un eventuale termine per l'usucapione non si interrompe, ma si trasmette ai successori che potranno rivendicare la proprietà sommandovi il proprio tempo di possesso....download riservato - non acquistabile -
Nº 5527Data 12/10/2021Downloads: 3
PARERE 941 - Se la persona che coabita con il conduttore per ragioni di lavoro, assume la qualifica di co-conduttore e succede nella locazione al conduttore principale
Al quesito è possibile dare risposta negativa.- Invero, la Suprema Corte ha espressamente chiarito che “La persona legata da un rapporto di lavoro subordinato all’assegnatario di un alloggio di edilizia residenziale pubblica non può succedere nel rapporto di locazione alla morte di questi (fattispecie relativa al subentro di una badante in luogo della persona assistita)”. (Cassazione civile sez. VI, 19/10/2017, n.24665) ............€ 29,00 -
Nº 5515Data 08/09/2021Downloads: 18
Il mediatore ha diritto alla provvigione anche se dopo la accettazione della proposta d’acquisto, le parti non stipulano l’atto pubblico SENTENZA VITTORIOSA STUDIO D’ARAGONA – CORTE DI APPELLO DI SALERNO 2021
Sentenza vittoriosa ottenuto dallo studio d'Aragona-legali associati in materia di intermediazione immobiliare. In questo caso la Corte di Appello di SALERNO, nella persona dell’eccellentissimo Dott. Marino Pelosi, accogliendo le tesi sostenute dallo studio d'Aragona, ha dettato i seguenti principi. I PRINCIPIO: La proposta di acquisto avanzata dal D. B., successivamente accettata, contiene tutti gli elementi essenziali per la qualificazione di contratto preliminare quali il consenso delle parti che abbiano la capacità di agire, la forma scritta, la esatta determinazione del bene immobile, con indicazione dell’indirizzo, delle caratteristiche dell’immobile che si vorrà trasferire, prezzo della vendita e data dell’atto notarile da stipulare (entro e non oltre il 31.12.2001). Relativamente al diritto della provvigione del mediatore va ricordato che lo stesso sorge con la conclusione dell’affare, quest’ultimo da intendersi quale operazione economica e fonte di un rapporto obbligatorio tra le parti (Cass. 8676/2009); l’affare deve pertanto ritenersi concluso con l’accettazione del 16.9.2000 da parte di I. F. della proposta di acquisto del sig. D. B. a nulla rilevando a tali fini il comportamento successivamente tenuto dal promissario acquirente e la domanda di garanzia spiegata nei confronti di quest’ultimo deve essere rigettata. Ben invero la Suprema Corte ha valutato sufficiente a far sorgere il diritto al compenso nella mediazione la stipulazione di un contratto preliminare, se validamente concluso e rivestito dei requisiti di legge, come accertato in questo caso. Infatti la giurisprudenza della Cassazione ha ritenuto, secondo l’interpretazione dell’articolo 1755 c.c., che per poter usufruire del diritto alla provvigione del mediatore debba concretizzarsi il compimento di un’operazione di natura economica generatrice di un rapporto obbligatorio tra le parti, di un atto cioè in virtù del quale sia costituito un vincolo che dia il diritto di agire per l’adempimento dei patti stipulati o, in difetto, per il risarcimento del danno (Cass. Civ. sentenza 7400/92; sentenza 24399/15). II PRINCIPIO: nella ipotesi di morte di una delle parti in corso di giudizio, la relativa legitimatio ad causam si trasmette (salvo i casi di cui agli artt. 460 e 486 cod. civ.) non al semplice chiamato all'eredità bensì all'erede, che sia tale per effetto di accettazione, espressa o tacita, non essendo la semplice delazione (conseguente alla successione) presupposto sufficiente per l'acquisto di tale qualità….Ne consegue che la parte che procede alla riassunzione ha l'onere di individuare i chiamati all'eredità rispetto ai quali sussistono le condizioni legittimanti l'accettazione dell'eredità, mentre questi ultimi, laddove abbiano ricevuto ed accettato la notifica dell'atto di riassunzione nella veste considerata, che di certo non attribuisce per ciò solo anche la qualità di erede, hanno l'onere di contestare, costituendosi in giudizio, l'assunzione effettiva della qualità di erede ed il conseguente difetto della legittimazione ad causam, e di provare la condizione di fatto idonea ad escludere l'effettiva coincidenza tra la posizione che ha giustificato in astratto la riassunzione nei loro confronti e quella di erede.-€ 49,00 -
Nº 5433Data 16/03/2021Downloads: 22
PARERE 939 - SE IN CASO DI VENDITA DI QUOTA DI UN BENE PERVENUTO PER EREDITÀ OCCORRE CONCEDERE LA PRELAZIONE AGLI ALTRI COEREDI
Il parere in esame implica la necessità di risolvere una pluralità di interrogativi. È anzitutto pacifico affermare che, nella situazione in cui si sia comproprietari di un’unità immobiliare (o di altro compendio di beni di tale natura) e laddove tale comproprietà derivi da una successione per causa di morte, ciascun coerede acquista il diritto di vendere la propria quota di eredità. Tanto premesso, risulta doveroso intendersi sul concetto di vendita di quota ereditaria: essa consiste nell’alienazione della posizione soggettiva di erede, comprendente l’attivo e il passivo della successione. Per queste ragioni, non deve essere confusa con il caso in cui un coerede voglia vendere un immobile dell’eredità, oppure anche una quota di un immobile dell’eredità, continuando a riservarsi la quota ereditaria composta da attivo e passivo. Soltanto laddove si rientri nella prima ipotesi menzionata€ 29,90 -
Nº 5413Data 11/02/2021Downloads: 11
PARERE N.914 - SE IL VENDITORE DELLA NUDA PROPRIETÀ PUO' OTTENERE LO SCIOGLIMENTO DEL PRELIMINARE, OVVERO UN ADEGUAMENTO DEL CORRISPETTIVO, QUALORA PRIMA DELL’ATTO DEFINITIVO, SIA DIVENTATO PIENO PROPRIETARIO A SEGUITO DEL DECESSO DELL’USUFRUTTUARIO. -
La risposta al quesito è positiva, seppur in termini condizionali e con riserva, stante l’assenza di uno specifico riscontro giurisprudenziale. Quando, nelle more del contratto preliminare e definitivo di vendita di nuda proprietà, interviene l’evento morte dell’usufruttuario, la sorte del contratto appare essere quella di una risoluzione per impossibilità sopravvenuta ai sensi dell’art. 1463 c.c.-...€ 29,90 -
Nº 5171Data 06/12/2019Downloads: 27
MINI CORSO SULLE SUCCESSIONI EREDITARIE
Alla morte di una persona si apre la sua successione. Ecco tutti i principi e le nozioni generali da conoscere sulla successione ereditaria o mortis causadownload riservato - non acquistabile -
Nº 5093Data 30/07/2019Downloads: 36
COSA SUCCEDE SE MUORE L'ACQUIRENTE CON IL QUALE HO STIPULATO IL COMPROMESSO?
morte del promissario acquirente: cosa succede? Se muore l’acquirente il preliminare si risolve o l’obbligo di stipulare il definitivo si trasmette agli eredi?download riservato - non acquistabile -
Nº 79Data 30/09/2014Downloads: 4
QUESITO N. 579: IPOTESI DI CONIUGE SUPERSITE, CON FIGLIA MINORE, CHE SI RISPOSA , IN SECONDE NOZZE, IN COMUNIONE DEI BENI.
IN CASO DI morte DEL SECONDO MARITO, IN ASSENZA DI FIGLI, A QUALI SOGGETTI E IN QUALE PERCENTUALE È DEVOLUTA L’EREDITÀ DI QUEST’ULTIMO.€ 100,00 -
Nº 2774Data 05/02/2009Downloads: 2
Se la convivenza con il conduttore defunto legittima la successione nel contratto di locazione.-
Il documento pubblicato ha ad oggetto la sentenza della Cass. civ., sez. III, 11 febbraio 2008, n. 3251 riguardante la successione nel contratto di locazione in caso di morte del conduttore.-download riservato - non acquistabile